Il tirocinio tecnico-pratico nei Corsi di Studio in Igiene Dentale. I parte: obiettivi

Technical and practical training of Italian Degree Courses in Dental Hygiene. Part 1: goals

igienista dentale

Il Gruppo di lavoro della Commissione Nazionale dei Corsi di Studio in Igiene Dentale ha elaborato un documento di consensus con indicazioni volte a uniformare gli standard del tirocinio tecnico-pratico presso i Corsi di Studio in Igiene Dentale sul territorio nazionale. Pubblichiamo qui la prima parte del documento contenente gli obiettivi del tirocinio; nella seconda parte saranno definiti gli standard di riferimento.

Introduzione

Il Corso di Studio in Igiene Dentale è un corso abilitante all’esercizio della professione di Igienista Dentale. Lo studente iscritto al corso, per raggiungere un livello di formazione che gli consenta di esercitare la propria professione in maniera sicura ed efficace, ha bisogno di un significativo periodo di tirocinio pratico (1).
In riferimento al decreto ministeriale n. 270/2004 (2) e alla Legge n. 251/2000 (3), possono essere evidenziati diversi passaggi dove i legislatori hanno voluto specificare l’importanza di assicurare una formazione professionalizzante adeguata.
Art. 3 comma 2: i laureati al termine dei percorsi formativi …omissis… devono acquisire le competenze professionali previste, per ciascuna figura, dai decreti del Ministero della sanità …omissis…
E ancora:
Art. 4 comma 2: Gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea delle professioni sanitarie devono assicurare agli studenti una solida preparazione sia nelle discipline di base che in quelle caratterizzanti…omissis… nonché di acquisire le conoscenze, le abilità relative all’ambito delle attività didattiche tecnico-pratiche indispensabili ai fini dell’esercizio della professione.
Art. 4 comma 5: L’attività formativa pratica e di tirocinio clinico deve essere svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente formati e assegnati ed è coordinata, con incarico triennale, da un docente appartenete alla rispettiva classe, nominato sulla base della valutazione di specifico curriculum che esprima la richiesta esperienza professionale, non inferiore ai cinque anni, nell’ambito della formazione.
I legislatori sottolineano il fatto che il raggiungimento di queste specifiche competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che comprende anche l’acquisizione di competenze comportamentali e che questa formazione venga conseguita nel contesto lavorativo specifico del profilo, garantendo così, alla fine dei 3 anni, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell’ambiente di lavoro.
L’attività di tirocinio nei Corsi di Studio delle professioni sanitarie, e quindi anche in quello di Igiene Dentale, ha un peso importante in termini di crediti formativi e quindi ore dedicate ad esso.
Nello specifico i crediti formativi dedicati al tirocinio devono essere non inferiori a 60 per un monte ore complessivo di 1500.
Il tirocinio degli studenti in Igiene Dentale si svolge per la gran parte dei casi presso le Cliniche Odontoiatriche Universitarie convenzionate con le strutture ospedaliere o, in percentuale minore, presso strutture esterne all’azienda ospedaliera e dislocate sul territorio, come le ASL o ambulatori odontoiatrici privati ma convenzionati con il SSN.
A partire dal 2003, la conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie ha iniziato un lavoro di approfondimento tematico riguardante la didattica pratica, coordinato dalla Prof.ssa Maria Matarese. Questo lavoro (4), che è stato portato avanti anche negli anni successivi, si era prefissato i seguenti obiettivi:

  • fornire una definizione didattica pratica (DP);
  • definire gli obiettivi della DP;
  • selezionare le metodologie più efficaci;
  • individuare le modalità di valutazione;
  • indicare il ruolo dei tutor della DP;
  • suggerire un core di abilità per i vari profili professionali da sviluppare attraverso la didattica pratica.

L’attività didattica, che permette allo studente di sperimentare le abilità semplici e complesse richieste per il suo esercizio professionale in un contesto “protetto” ed in sicurezza, si basa sul modello del ciclo di apprendimento clinico proposto da White e Ewan nel 1994 (5), dove si colloca la DP tra i corsi teorici da un lato e il tirocinio dall’altro, come collegamento tra le conoscenze teoriche e l’esperienza professionale.
La Didattica Pratica può essere definita come un processo di insegnamento/apprendimento che permette allo studente di acquisire abilità semplici e/o complesse, fondamentali per l’esercizio professionale, al di fuori della realtà professionale (contesto di tirocinio).
È da specificare che l’attività didattica si svolge nei laboratori, previsti dagli ordinamenti didattici, che devono essere considerati come attività pre-cliniche, precedute dall’acquisizione dei contenuti propedeutici e solo quando lo studente avrà acquisito una sufficiente capacità ed autonomia operativa pre-clinica potrà ampliare le sue competenze con il trattamento del paziente durante l’attività di tirocinio e sotto la supervisione del tutor.
Una revisione della letteratura effettuata da Maria Matarese, autrice dell’articolo sopra citato, ha evidenziato come le metodologie per la didattica pratica siano le seguenti:

  1. la simulazione;
  2. il lavoro di progetto;
  3. l’analisi e la risoluzione di casi/problemi;
  4. i lavori e le esercitazioni di gruppo;
  5. il role playing.

Le persone che rendono operativa la didattica pratica sono i tutor, professionisti appartenenti al profilo professionale, con esperienza professionale consolidata, che hanno la responsabilità di seguire lo studente nel suo percorso formativo, sulla base degli obiettivi previsti dall’ordinamento didattico di Ateneo, valutando il raggiungimento di tali obiettivi.

Obiettivi di tirocinio 1° anno

Durante il primo periodo di frequentazione del tirocinio clinico, l’attività dello studente è esclusivamente di osservazione.
Lo studente impara ad osservare l’attività negli ambulatori nella sua globalità, finalizzata in particolare alle procedure di ricevimento del paziente, alla preparazione della cartella clinica odontostomatologica e relativa documentazione clinica, alla preparazione del riunito e della strumentazione necessaria all’intervento terapeutico, all’assistenza all’operatore, al congedo del paziente, alla compilazione della cartella clinica odontostomatologica e alla compilazione dei dati amministrativi, nonché alla gestione dell’agenda degli appuntamenti, alla decontaminazione e disinfezione dell’area operativa, al convoglio della strumentazione contaminata alla centrale di sterilizzazione e allo stoccaggio e riordino della strumentazione sterile e sterilizzata (6).

  1. Lo studente sperimenta le tecniche e la loro efficacia e utilizza le metodiche e gli strumenti di rilevamento dell’obiettività orale in relazione alle patologie dento-gengivali.Contenuti della disciplina
    Rilevamento dell’obiettività orale ed extra-orale:

    • anamnesi;
    • tessuti di rivestimento, tessuti gengivali, tessuti duri;
    • indici diagnostici;
    • documentazione fotografica, radiografica, modelli studio;
    • registrazione dei dati sulla cartella clinica odontostomatologica.
  2. Lo studente utilizza materiali e strumenti dell’igiene orale domiciliare e professionale, al fine di realizzare la prevenzione della patologia cariosa e il trattamento a cielo coperto della patologia parodontale; utilizza i presidi domiciliari e professionali per il controllo della placca batterica.Contenuti della disciplina
    Generalità, funzione, classificazione, componenti, indicazioni e controindicazioni di:

    • materiali e strumenti per l’igiene orale domiciliare;
    • materiali e strumenti per l’igiene orale professionale;
    • materiali e strumenti dell’innovazione tecnologica;
    • affilatura degli strumenti taglienti.
  3. Lo studente si sperimenta nella pratica della motivazione e nell’istruire il paziente al controllo e alla rimozione della placca batterica orale al fine di prevenire, ridurre e controllare le patologie oro-dentali nei differenti quadri clinici.Contenuti della disciplina
    Motivazione ed istruzione del paziente.

    • Motivazione: tecniche di comunicazione.
    • Concetto di prevenzione, prevenzione primaria, secondaria, terziaria.
    • Istruzione: obiettivi e metodi, tecniche applicative, indicazioni.
    • Controllo della dieta alimentare.
    • Controllo delle abitudini alimentari.
    • Controllo delle abitudini viziate.

Obiettivi di tirocinio 2° anno, I e II semestre

  1. Lo studente si mette alla prova nel programmare l’iter terapeutico di igiene orale e pianificare il trattamento, rimuovere e controllare ogni deposito molle o mineralizzato, sopra o sottogengivale e l’applicazione topica dei vari mezzi profilattici per prevenire, controllare e ridurre le patologie oro-dentali nei differenti quadri clinici.Contenuti della disciplina
    Studio caso, pianificazione interventi e programmazione iter terapeutico.
    Tecniche applicative e indicazioni.

    • Posizioni alla poltrona.
    • Sostanze rivelatrici di placca.
    • Fluoroprofilassi.
    • Sigillatura di solchi e fessure.
    • Sondaggio parodontale.
    • Ablazione del tartaro manuale e meccanica.
    • Levigatura radicolare a cielo coperto, manuale e meccanica.
    • Asportazione dei depositi molli, dei pigmenti esogeni, lucidatura delle superfici dentarie.
    • Lucidatura dei restauri odontoiatrici.
    • Trattamento dell’ipersensibilità dentale.
    • Tecniche di sbiancamento dentale.
    • Terapia di mantenimento nei differenti quadri clinici: protocolli operativi e cadenza dei richiami periodici nel:
      • paziente bambino, adolescente, giovane adulto, adulto, anziano;
      • paziente portatore di dispositivi ortodontici;
      • paziente portatore di dispositivi protesici fissi e rimovibili;
      • paziente senza problemi parodontali;
      • paziente con problemi parodontali di competenza non chirurgica;
      • paziente con problemi parodontali di competenza chirurgica:
      • chirurgia parodontale resettiva,
      • chirurgia parodontale rigenerativa su dentatura naturale,
      • chirurgia rigenerativa su dentatura artificiale,
      • chirurgia implantare.

Obiettivi di tirocinio 3° anno, I semestre

  1. Lo studente si mette alla prova nel riconoscere le modificazioni dell’ecosistema orale nel paziente stabilmente e/o transitoriamente disabile, in relazione alle diverse situazioni patologiche e a modulare coerentemente i programmi e gli interventi di igiene orale.Contenuti della disciplina:
    Protocolli operativi per pazienti con particolari problemi:

    • cardiopatico;
    • con patologie delle mucose orali;
    • chirurgico maxillo-facciale
    • diabetico;
    • diversamente abile;
    • pediatrico;
    • ostetrico-ginecologico;
    • geriatrico;
    • neurologico;
    • oncologico;
    • ospedalizzato in genere;
    • politraumatizzato;in terapia intensiva;
    • psichiatrico;
    • terminale;
    • trapiantato.

Obiettivi di tirocinio 3° anno, II semestre

  1. Lo studente acquisisce competenze di tipo educativo e preventivo in risposta ai problemi prioritari di salute della popolazione in età pediatrica, adulta e geriatrica per promuovere interventi di educazione sanitaria rivolti alle collettività (Scuole, Case di ricovero, Aziende Sanitarie, luoghi di lavoro in genere etc.).Contenuti della disciplina
    • Tecniche di comunicazione: l’informazione rivolta alle differenti collettività.
    • Promozione della salute (malattie cardiovascolari, fumo, alcol, sostanze stupefacenti etc.).
    • Epidemiologia e prevenzione.
    • Finalità della prevenzione.
    • Livelli di prevenzione.
    • Screening.
    • Organizzazione degli interventi di educazione sanitaria.
    • Prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici (Work Related Syndrome – WRS).
  2. Lo studente impara a orientarsi riguardo all’inquadramento giuridico della professione, ai rapporti con enti pubblici e privati, all’elaborazione di protocolli organizzativi dell’operatività in relazione ai vari obiettivi da conseguire, all’analisi del lavoro e alla gestione globale della professione.Contenuti della disciplina
    • Inquadramento giuridico della figura professionale (aspetti etici e deontologici della professione).
    • Analisi ergonomica del lavoro.
    • Gestione globale della professione.
    • Elaborazione di protocolli organizzativi della operatività in relazione ai vari obiettivi.
    • Rapporti con enti pubblici e strutture private.
    • Modelli gestionali e amministrativi dello studio libero professionale secondo la normativa vigente.

 

Bibliografia:
  1. Decreto Interministeriale 19/02/2009: Determinazione delle Classi delle Lauree delle Professioni Sanitarie; Gazzetta Ufficiale n. 119, 25 Maggio 2009.
  2. Decreto Ministeriale 22 Ottobre 2004, n. 270: Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei, approvato con Decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica. Gazzetta Ufficiale n. 266, 12 Novembre 2004.
  3. Legge 10 agosto 2000, n 251: Disciplina delle Professioni Sanitarie Infermieristiche, Tecniche, della Riabilitazione, della Prevenzione nonché della Professione Ostetrica; Gazzetta Ufficiale n. 208, 6 settembre 2000.
  4. Matarese M.: La didattica pratica nei corsi di laurea delle professioni sanitarie. Med. Chir. 21. 816-822, 2003
  5. White R, Ewan C. Il tirocinio. L’insegnamento clinico del nursing. Milano: Sorbona; 1994.
  6. Casula I. Scienze Tecniche mediche applicate all’igiene orale. Rivista Italiana Igiene Dentale 2013; 9(1): 35-37.
To cite: Rivista Italiana Igiene Dentale • nov-dic 2016; 12(5) © ariesdue