“Ansia da poltrona’’: un possibile rimedio fitoterapico

ansia da poltrona

La “paura del dentista” è un problema sociale, presente sia nei bambini che negli adulti, che può causare difficoltà sia all’operatore durante il trattamento che ai pazienti stessi, i quali potrebbero avere una forte componente cognitiva con aspettative esagerate di dolore.
Questo stato di ansia è ancora uno dei motivi principali per cui le persone trascurano la loro igiene orale, i loro denti, cercando delle vie di fuga e di evitamento.
L’apprensione, l’ansia e il dolore provocati dall’intervento odontoiatrico manifestano nel paziente una reazione di allerta con attivazione del sistema simpatico e parasimpatico (stress); l’80% dei pazienti è in grado di controllare il proprio stato emotivo; il 15% sviluppa una reazione ansiosa, ovvero uno stato di apprensione per qualcosa che sta per accadere ed è accompagnato al senso di perdita del controllo; il 5% dei pazienti sviluppa una vera odontofobia che genera gravi conflitti psichici (1).

La serenità è sempre un’ottima compagna di lavoro, anche dentro le pareti di uno studio odontoiatrico. Infondere un clima rassicurante in sala d’attesa e trasmettere serenità aiuta il team degli operatori e il paziente, proiettandoli verso un migliore rapporto empatico, ottenendo un risultato terapeutico più efficace

Ma come mai gli operatori sono così temuti? Bare e Dundas(2) hanno descritto numerose cause di paura delle procedure odontoiatriche: esperienze precedenti dolorose, la paura dell’ago e dell’anestesia, dei suoni prodotti, la vista del sangue, il rischio di soffocamento e di conati di vomito, la sensazione di vulnerabilità, la perdita di controllo come l’impossibilità di prevenire la situazione di disagio, la paura degli sconosciuti e le critiche/rimproveri che ne derivano. Gli individui con fobie specifiche, tra cui l’odontofobia, possono aver ereditato fattori di vulnerabilità genetici che predispongono ad ansia generale o a preoccupazioni specifiche. Mentre le persone con fobia dentale non ereditano direttamente la fobia stessa, i fattori di vulnerabilità genetici possono interagire con altri elementi eziologici che causano la fobia.
Ma c’è una varietà di fattori genetici, comportamentali e cognitivi che contribuiscono all’eziologia di questo stato ansiogeno: anticipazione, condizionamento vicario (un individuo può ascoltare storie o esperienze traumatiche o dolorose che hanno avuto altri durante il trattamento dentale, le quali possono portare ad una paura appresa), contenuto cognitivo (gli individui possono ritenersi incapaci di far fronte all’avversione), distorsioni cognitive.

Metodiche per ridurre il livello di preoccupazione

Ci sono fortunatamente una serie di possibili strade da esplorare con i pazienti al fine di invertire la paura in uno stato di accettazione e calma: dall’approccio dell’ipnoterapia in cui si tenta di creare uno stato di incoscienza in cui si elaborano nuove risposte, atteggiamenti e comportamenti contro lo stimolo temuto, alla terapia di rilassamento (respirazione lenta, conteggio, rilassamento con la deglutizione), passando per la desensibilizzazione della terapia di gruppo, i questionari pre-trattamento contro l’ansia o, infine l’apprendimento relax computer-assistito, di tipo autodidattico per le persone che hanno paura degli aghi; il programma inizia con la spiegazione del suo scopo, seguita da attività e video al computer su come affrontare la paura (strategia si basa sulla teoria della sensibilizzazione sistematica). Anche la terapia farmacologica è da tempo impiegata per ridurre la preoccupazione in campo odontoiatrico, dove i farmaci d’elezione sono il protossido d’azoto e le benzodiazepine.
Un possibile, nuovo approccio è quello fitoterapico: negli ultimi dieci anni l’interesse per i prodotti naturali è notevolmente aumentato, tanto che si è cercato nelle piante l’alternativa ai farmaci.
Sono disponibili in commercio alcuni integratori utili nella pratica clinica sia dell’igienista dentale che dell’odontoiatra, tra cui Racemis Serenità Gocce (Renaco), integratore naturale per prevenire apprensione, agitazione, nervosismo, intolleranza, angoscia, pensiero circolare, somatizzazioni che non placano, ma anzi alimentano l’emotività, come palpitazioni, respiro affannoso, mal di testa, disturbi digestivi.
Questo preparato naturale di libera vendita sul mercato, notificato al Ministero della Salute, è a base di due specie di Scutellaria (Scutellaria lateriflora L. e baicalensis Georgi) e di succo d’uva concentrato (Vitis vinifera); inoltre, è in grado di apportare sollievo nelle situazioni di stati ansiosi, non riduce minimamente le facoltà cognitive ma, al contrario, le potenzia per cui risulta adatto anche per gestire l’ansia per esami o prestazioni anche sportive di alto livello. Racemis svolge la sua azione su due livelli: il primo agendo come ansiolitico e sedativo sul sistema nervoso centrale e verso i circuiti dei neurotrasmettitori deputati alla regolazione del tono dell’umore; il secondo agendo come tonico, apportando quindi un miglioramento allo stato di salute generale dell’organismo.

Il preparato naturale di libera vendita sul mercato, notificato al Ministero della Salute, è a base di due specie di Scutellaria (Scutellaria lateriflora L. e baicalensis Georgi) e di succo d’uva concentrato (Vitis vinifera)

Il preparato può essere considerato una strategia di gestione alternativa: a tal proposito stiamo conducendo uno studio che coinvolge 200 pazienti afferenti al Centro di Igiene e prevenzione Orale dell’unità operativa di Odontoiatria presso l’I.R.C.C.S San Raffaele di Milano, Gruppo San Donato con lo scopo di diminuire i livelli percepiti di ansia, ma al contempo in grado di mantenere la tranquillità e buona disposizione nei confronti delle terapie e del personale del Reparto.
Noi operatori ci poniamo come fine ultimo quello di valutare la tolleranza e l’accettazione del prodotto dai pazienti, l’aiuto offerto a calmare l’agitazione e anche la comodità di somministrazione.

Bibliografia

  1. Carter AE, Carter G, Boschen M, AlShwaimi E, George R. Pathways of fear and anxiety in dentistry: A review. World J Clin Cases 2014 Nov 16; 2(11): 642–653.
  2. Bare LC, Dundes L. Strategies for combating dental anxiety. J Dent Edu 2 004; 68:1172-7.