Perché è importante la Patologia Orale per gli igienisti dentali

Patologia Orale

La comunità scientifica e clinica internazionale concorda sul ruolo rilevante della figura sanitaria dell’Igienista Dentale per l’individuazione, l’intercettazione e l’avvio dell’iter diagnostico e terapeutico nei pazienti con patologie e anomalie delle mucose orali. Il lavoro quotidiano dell’Igienista Dentale prevede infatti l’attività clinica nella bocca del paziente nella sua intera estensione, comprendente i tessuti duri dentali, le gengive e le mucose orali. Pertanto l’Igienista Dentale può osservare e valutare sempre anche le superfici delle mucose orali e della lingua.

Le anomalie, malattie e condizioni patologiche delle mucose orali e della lingua possono essere causa di notevoli disturbi e discomfort per il  paziente, con compromissione delle possibilità di parlare, nutrirsi, dormire e, in generale, della vita di relazione e vegetativa.

Il cavo orale è facilmente accessibile: il suo esame non è indaginoso, non provoca disturbo o fastidi, può essere eseguito in pochi minuti, impiegando limitate risorse tecniche; tutti i sanitari potenzialmente coinvolti hanno la possibilità di individuare e riconoscere lesioni orali ancora asintomatiche. 

La raccomandazione di sottoporre tutti i pazienti ad un esame clinico del cavo orale, nell’ambito delle normali cure dell’Igienista Dentale e dei richiami periodici, è giustificata per la semplicità della procedura ed il basso rischio implicato, paragonato ai potenziali vantaggi e benefici di un riscontro di una lesione potenzialmente maligna o di un cancro in stadio iniziale.

Oltre all’esame clinico, gli igienisti dentali sono anche a conoscenza dei fattori di rischio associati alla perdita della salute orale, possono utilizzare queste conoscenze per educare i pazienti alla riduzione del rischio e per incoraggiare l’autoesame, che può aiutare nella diagnosi precoce.

L’occasione dell’esame clinico orale offre, infatti, l’opportunità di identificare i comportamenti a rischio e informarne i pazienti, tramite un adatto interrogatorio anamnestico o la somministrazione di questionari individuali che riportino quesiti sui fattori di rischio oncologici (abitudine al fumo, abuso di alcolici, ecc.).

L’esame clinico del cavo orale deve essere effettuato in modo sistematico osservando tutte le superfici del cavo orale, anche quelle meno evidenti, come le superfici retromolari superiori o la parte posteriore dei bordi della lingua con le pelvi linguali.

Lo stato dei tessuti molli orali può essere valutato mediante l’ispezione e la palpazione digitale e bimanuale. Inizialmente, a bocca chiusa, viene ispezionata la regione labiale. Il paziente quindi apre la bocca e con il dito indice delicatamente inserito nel vestibolo orale viene palpata la mucosa di rivestimento del versante buccale del fornice, del palato, del pavimento orale e della lingua. Verranno apprezzate la struttura, la consistenza, la cedevolezza, la mobilità della mucosa e della sottomucosa. Vengono ispezionate sequenzialmente le strutture citate, quindi viene richiesto al paziente di protrudere la lingua per effettuarne l’esame della mucosa.

Nel caso in cui venga riscontrata la presenza di una lesione o di un’anomalia, è opportuno informare l’odontoiatra di riferimento e inviare il paziente presso una struttura sanitaria o un Centro specialistico in modo che sia possibile procedere agli ulteriori passi clinici indicati e necessari per l’accertamento diagnostico della condizione patologica e la conseguente idonea terapia. 

Nonostante il progresso delle scienze mediche e il miglioramento delle cure, il cancro della bocca è ancora una temibile malattia della bocca, con una prognosi sfavorevole a meno che non venga diagnosticata precocemente; la malattia maligna è devastante e con conseguenze significative per i pazienti colpiti, le famiglie e la società.

Il cancro della bocca può colpire qualsiasi parte della bocca, della lingua e delle labbra. I sintomi e i segni più comuni sono rappresentati da piaghe, ulcere, placche, aree bianche o rosse nella mucosa della bocca persistenti per più di due settimane. Negli ultimi decenni la percentuale di pazienti più giovani colpiti è in crescita.

Il riscontro precoce della malattia, con la pronta diagnosi e l’avvio senza ritardi delle cure necessarie rimane il presupposto fondamentale per diminuire la mortalità e la morbilità del cancro e migliorare la qualità della vita dei pazienti trattati.

Gli igienisti dentali partecipano inoltre in modo rilevante al mantenimento delle migliori condizioni di salute orale possibili nel follow-up dei pazienti curati per cancro orale o in terapie oncologiche, come avviene nell’IRCCS Ospedale San Raffaele con la collaborazione continua del Centro di Igiene Dentale con le Unità Cliniche di Ematooncologia e con il Cancer Center Testa e Collo.

L’area scientifica e clinica della medicina e patologia orale è parte integrante del patrimonio culturale ed esperienziale dell’Igienista Dentale, e i corsi di laurea nel mondo e in Italia dedicano molte ore all’insegnamento teorico e pratico di questa disciplina dell’odontoiatria. 

Quindi non solo “pulizia dei denti” e “sbiancamento”, ma sguardo attento alla bocca del paziente per individuare malattie e condizioni patologiche e essere parte attiva nella prevenzione e nella cura delle malattie più gravi!