Un’opportunità per la Cura e la Comunicazione
Il 2025 è un anno che viene considerato dai matematici particolare, o perlomeno curioso, rispetto ad altri perché i suoi numeri formano un “quadrato perfetto”, visto che è il quadrato del numero unico 45. Quest’ultimo risulta essere la somma di 20 e 25 permettendoci di scrivere l’anno in corso anche in un altro modo (20+25).
Quelli appena elencati sono solo dati numerici che non avrebbero nessun significato fino a quando decidiamo invece di dargliene uno. Ciò accade anche quando raccogliamo indici e numeri dei nostri pazienti, mentre calcoliamo l’indice di placca, di sanguinamento all’interno di una cartella parodontale.
Anche quando misuriamo le profondità delle tasche gengivali, che siamo soliti rappresentare attraverso grafici di più facile comprensione. Non dimentichiamo che attraverso i numeri riusciamo a identificare i denti, stabiliamo gli stadi della malattia parodontale, i gradi di mobilità o di forcazione e tanti altri parametri. Abbiamo fin qui compreso quanto i numeri siano utili per classificare, quantificare, descrivere le patologie o la salute orale. Ciò nonostante, senza un’interpretazione adeguata e un’attenta analisi non servirebbero a molto, rendendo tutte queste preziose informazioni come perse.
I dati clinici nello studio odontoiatrico
Gli studi odontoiatrici moderni si trovano al centro di una rivoluzione tecnologica che trasforma ogni interazione con i pazienti in una preziosa fonte di dati clinici. La capacità di raccogliere, analizzare e interpretare questi dati non è solo una necessità operativa, ma rappresenta una straordinaria opportunità per migliorare sia le cure fornite sia la comunicazione con i pazienti.
La mole di dati a disposizione
Ogni paziente rappresenta quindi una miniera di informazioni che si accumulano nel tempo attraverso visite regolari, procedure diagnostiche e trattamenti. Per alcuni esempi di dati raccolti vedi tabella 1.

Perché analizzare i dati?
La raccolta di dati, per quanto completa, ha un valore limitato senza un’adeguata analisi. Ciò che ci permette di comprendere queste informazione è riportato in tabella 2.

L’Importanza delle Competenze di Analisi per l’Igienista Dentale
Per un igienista dentale, saper interpretare i dati clinici rappresenta una competenza cruciale. È importante saper analizzare informazioni come i parametri parodontali, l’indice di placca e le variazioni radiografiche (Tab. 3).

L’igienista dentale deve essere in grado di comunicare questi dati in modo chiaro e comprensibile, adattando il linguaggio ai livelli di conoscenza dei pazienti. Questo approccio non solo rafforza la fiducia, ma migliora anche la collaborazione tra paziente e professionista (fig. 1-4).




La Sfida della Gestione dei Dati

La gestione efficace dei dati richiede strumenti tecnologici adeguati e una formazione continua degli operatori sanitari (fig. 5). Le tecnologie come i software gestionali odontoiatrici, le piattaforme di intelligenza artificiale e i sistemi di analisi predittiva stanno diventando sempre più indispensabili così come gli elementi descritti nella Tabella 4.

Strumenti per l’Elaborazione dei Dati
Per supportare l’analisi e la gestione dei dati clinici, in tabella 5 sono elencati alcuni strumenti utili che uno studio odontoiatrico può adottare.
Un futuro basato sui dati
L’integrazione di un approccio basato sui dati nello studio odontoiatrico non solo migliora la pratica clinica, ma trasforma anche il rapporto con i pazienti. La trasparenza nella comunicazione e la dimostrazione oggettiva dei risultati ottenuti rafforzano la fiducia e l’aderenza ai piani di cura. In un’epoca in cui i dati sono una risorsa strategica, gli studi odontoiatrici che investono nell’analisi e nell’utilizzo consapevole di queste informazioni si posizionano come pionieri di un’odontoiatria sempre più precisa, preventiva e centrata sul paziente.
L’AI e l’interpretazione dei dati
Le funzionalità di intelligenza artificiale come Chat GPT, facili da usare, sono ormai in grado di trovare modelli nei dati, creare report istantaneamente, fornire risposte e altro ancora. Basterà semplicemente descrivere ciò che vogliamo, porre domande sui dati stessi o su un documento importato attraverso un linguaggio umano. È possibile comprendere i dati aggiungendo riepiloghi di testo dettagliati e anche personalizzare il tono, l’ambito e lo stile delle narrazioni se poi devono essere comunicati.
Un’altra importante opportunità è quella di poter consentire a chiunque di lavorare con i dati acquisiti o di poterli esplorare con interfacce più semplici da usare rispetto al passato.
Dare vita ai dati
Ognuno dei sistemi citati aiuta a “dare vita ai dati” in modo che il team odontoiatrico o lo stesso paziente possano scoprire informazioni dettagliate e preziose per il raggiungimento degli obiettivi che si vogliono ottenere. Solo sulla base di elementi visivi chiari, possiamo vedere uno schema distinto di miglioramento o peggioramento della salute orale: è questo uno degli scopi della compilazione della cartella clinica parodontale da redigere regolarmente in base alle problematiche riscontrate nel paziente.
Nelle cartelle parodontali digitali sono da tempo presenti tutta una serie di funzionalità utili per calcolare i diversi indici che possono darci una miriade di informazioni preziose che dobbiamo essere in grado di comunicare al paziente. Nulla ci vieta infatti di creare ad hoc dei report digitali o cartacei, come quelli rappresentati sopra, che possano riassumere i progressi raggiunti, per poi poterli enfatizzare nel momento della motivazione al paziente. Risultati tangibili che solo i numeri, la matematica, il calcolo possono aiutarci a rappresentare. A noi il compito di saperli comunicare al meglio. L’obiettivo è trasformare i dati in oggetti visivi con strumenti avanzati di analisi, grazie alle funzionalità di intelligenza artificiale e ai nuovi strumenti digitali intuitivi per la creazione di report personalizzati.

Un modo utile per far convivere le macchine, attraverso i benefici che possono offrirci oggi con le sempre maggiori capacità di calcolo, con l’uomo, l’operatore sanitario capace di stare vicino al proprio paziente, di farlo sentire partecipe del piano di cura e di guidarlo verso i traguardi da raggiungere insieme. Grazie anche a queste nuove abilità acquisite l’igienista dentale potrà sempre più essere riconosciuto all’interno del team odontoiatrico come punto di riferimento per la prevenzione e la cura delle principali malattie del cavo orale.









