L‘ansia dentale rappresenta un ostacolo significativo per l’accesso alle cure odontoiatriche, influendo negativamente sulla salute orale e sistemica. Questo studio esplora l’efficacia di un approccio integrato basato sull’aromaterapia e la digitopressione, tecniche non invasive e complementari, per ridurre l’ansia durante le sedute di igiene orale professionale.
L’aromaterapia, utilizzando l’olio essenziale (OE) di Lavandula Vera DC, Lavanda Vera, e la digitopressione, applicata su specifici punti dei meridiani secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), sono state combinate in un trattamento olistico. Lo studio ha coinvolto 20 pazienti, suddivisi in due gruppi: il Gruppo A (senza trattamento) e il Gruppo B (con trattamento combinato). I risultati hanno evidenziato una riduzione significativa dei sintomi d’ansia nel Gruppo B, con un miglioramento del benessere generale e un’alta accettazione del trattamento da parte dei pazienti.
Il costo per paziente è risultato significativamente inferiore rispetto alle metodiche sedative tradizionali, con una riduzione media del 97%. L’integrazione di aromaterapia e digitopressione si è dimostrata una strategia efficace e sostenibile per la gestione dell’ansia in ambito odontoiatrico.
Questi risultati incoraggiano ulteriori ricerche per integrare tecniche complementari nella cura odontoiatrica, migliorando l’esperienza del paziente e promuovendo un approccio più personalizzato e meno invasivo.
INTRODUZIONE
L’ansia e la paura nei confronti delle cure dentali, comprese le sedute di igiene orale professionali, rappresentano ostacoli significativi che possono interferire con il regolare accesso ai trattamenti odontoiatrici e influire negativamente sul benessere generale della persona. Affrontare in modo efficace questi stati emotivi è fondamentale per promuovere un rapporto più sereno con la propria salute orale e, di conseguenza, migliorare la qualità della vita del paziente.
In linea con la crescente diffusione di pratiche olistiche finalizzate a favorire il rilassamento e l’equilibrio psico-fisico, le Medicine Complementari e Alternative (CAM) offrono strumenti utili per la gestione dell’ansia dentale di intensità lieve, moderata o elevata. L’integrazione delle CAM nella pratica clinica può contribuire a una riduzione dell’impiego routinario di sedativi e anestetici generali, riservandoli ai soli casi più critici.
Attraverso un percorso formativo dedicato, il dentista e l’igienista dentale possono acquisire competenze utili a introdurre tecniche di rilassamento nella loro attività professionale permettendo la creazione di un ambiente più tranquillo e accogliente per i pazienti.
Nel presente studio è stato adottato un metodo terapeutico basato sull’aromaterapia integrata con la MTC; in particolare è stato utilizzato l’OE di Lavandula Vera DC, Lavanda Vera, in sinergia attraverso la stimolazione di specifici punti di digitopressione, al fine di potenziare l’efficacia del trattamento e promuovere una risposta fisiologica armoniosa.
Aromaterapia
Benché le essenze e gli estratti siano stati usati dagli albori della civiltà umana, il termine “aromaterapia” fu coniato per la prima volta nel 1928 da Gattefossé, un chimico francese. Il fascino per le possibilità terapeutiche degli oli essenziali si risvegliò in lui in seguito alla casuale scoperta delle proprietà della lavanda, capace di guarire con rapidità una grave ustione sulla mano e di favorirne la cicatrizzazione. Scoprì inoltre che molti oli essenziali erano più efficaci nella loro totalità, rispetto ai loro sostituti sintetici o ai loro componenti attivi isolati (1).
Nello stesso periodo in Italia, i medici Gatti e Cayola introdussero l’aromaterapia nella pratica psichiatrica, sperimentandone l’efficacia su un ampio numero di pazienti dimostrando che l’uso di oli essenziali influenzava positivamente il sistema nervoso centrale, contribuendo alla riduzione dell’impiego di farmaci (2). Sebbene la documentazione scientifica diretta dei loro studi sia oggi difficilmente reperibile, il loro contributo rappresenta uno dei primi tentativi di applicazione clinica sistematica dell’aromaterapia in ambito psichiatrico.
Ricercatori come Robert Tisserand, hanno evidenziato il ruolo degli odori nella stimolazione del sistema limbico, sede delle emozioni e della memoria, confermando la capacità degli oli essenziali di indurre stati di rilassamento e benessere emotivo. (3) Tali osservazioni confermano l’ipotesi che l’aromaterapia agisca come coadiuvante nei disturbi psichici, modulando risposte neuroendocrine e comportamentali.
Olio Essenziale di Lavanda Vera
Gli oli essenziali in genere sono costituiti da composti chimici formati da gruppi di idrogeno, carbonio e ossigeno; tra i più importanti ci sono:
- il limonene che è un idrocarburo terpenico con azione antivirale,
- alcuni sesquiterpeni hanno proprietà antinfiammatorie e antibatteriche,
- l’acetato di linalile è un estero con proprietà fungicide, sedative,
- le aldeidi hanno proprietà sedative e alcune anche antisettiche,
- i chetoni spesso sono costituenti tossici, ma in alcuni casi hanno azione decongestionante
- gli alcoli hanno proprietà antisettiche e antivirali con qualità tonificanti
- i fenoli hanno proprietà battericide e fortemente stimolanti, ma possono essere irritanti cutanei
- gli ossidi, il più importante è il cineolo, possiedono proprietà espettoranti (4).
Le evidenze scientifiche contemporanee confermano le tradizioni popolari sull’uso terapeutico di specifiche piante: un singolo OE può esercitare molteplici effetti. In questo studio, ci siamo concentrati sull’influenza degli oli essenziali sulla sfera mentale: - camomilla, bergamotto, sandalo, lavanda e maggiorana, si sono rivelati efficaci sedativi del SNC;
- gelsomino, menta piperita, basilico, chiodo di garofano e ylang-ylang sono risultati dotati di un’azione stimolante.
Gli oli essenziali, grazie alla loro forma e composizione, vengono facilmente assorbiti dalla pelle durante il massaggio combinandosi bene anche con altri oli e unguenti; inoltre possono essere utilizzati anche sotto forma di inalazioni grazie alla loro volatilità.
Gli oli dovrebbero sempre essere conservati in un luogo fresco, in flaconi di vetro scuro, così da proteggerli da foto-ossidazione, evitando quanto più possibile il contatto con l’aria e l’accesso ai bambini.
Nel nostro studio abbiamo scelto di utilizzare Lavanda Vera perché rispetto alle altre varietà di lavanda, è caratterizzata da un profilo fitochimico più adatto al trattamento dei disturbi d’ansia e stress. In particolare, contiene concentrazioni significativamente più elevate di linalolo e linalil acetato, due terpeni noti per le loro proprietà sedative, ansiolitiche e miorilassanti. Questi composti agiscono sul sistema nervoso centrale modulando il tono dell’umore e favorendo il rilassamento, con meccanismi simili a quelli di alcuni farmaci ansiolitici, come il pregabalin (5-10).
Dal punto di vista terapeutico, l’OE di Lavanda Vera è un valido stimolante-rubefacente (applicati localmente sulla pelle, provoca un aumento del flusso sanguigno nella zona trattata) che rientra nelle formulazioni di linimenti e lozioni ad azione antinevralgica e analgesica e di preparati vulnerari utilizzati per disinfettare la pelle e favorire la cicatrizzazione (11); inoltre possiede una ridotta valenza antimicrobica (12).
Grazie alla sua elevata capacità di penetrazione attraverso la pelle, l’OE di Lavanda Vera raggiunge rapidamente i tessuti profondi e il sistema recettoriale, dove esercita effetti sistemici. Diffondendosi nei liquidi extracellulari, arriva al circolo sanguigno e linfatico, favorendo un sollievo immediato da stati d’ansia e tensione muscolare (13-15).
I primi studi che hanno dimostrato la natura sedativa della lavanda (16,17), sono relativi alla fine del 1980 ma recentemente, studi etno-farmacologici hanno riportato l’uso medico dell’OE della lavanda per trattare lo stress, l’ansia e la depressione in tutto il mondo (18,19).
Le proprietà terapeutiche dell’OE di Lavanda Vera, tra cui le azioni antinfiammatorie, ansiolitiche, analgesiche, depressive a livello del sistema nervoso centrale, nonché quelle epatoprotettive e nefroprotettive, sono attribuibili principalmente ai suoi costituenti volatili linalolo e linalil acetato. Queste molecole terpeniche, rapidamente assorbite indipendentemente dalla via di somministrazione (orale, cutanea o polmonare), hanno dimostrato, come evidenziato da Hoferl et al., di invertire i parametri psicologici indotti dallo stress anche quando somministrate sotto forma di fragranze (20-25).
Un modo promettente per sfruttare gli effetti benefici della lavanda è la somministrazione inalatoria dovuta al fatto che la via olfattiva è una via diretta e rapida verso il cervello (26).
L’inalazione permette agli oli di influire sullo stato d’animo o sulle sensazioni del soggetto, ma anche di determinare al contempo delle alterazioni fisiologiche nel corpo.
Il profumo di lavanda è stato testato in molti studi di ricerca senza alcun effetto collaterale segnalato (27,28) e reazioni cutanee avverse, dermatiti e allergie da contatto alla pianta e al suo OE sono state osservate solo con uso topico (29).
La Federazione Internazionale degli Oli Essenziali e dei Mestieri degli Aromi (IFEAT) ha riportato una rapida crescita della coltivazione di piante aromatiche e della lavanda come la materia prima più acquistata in tutto il mondo per l’estrazione degli oli essenziali anche perché l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ribadito che l’uso orale della lavanda è sicuro (30,31).
Per mancanza di dati certi non è raccomandato in gravidanza, allattamento e sotto i 12 anni (32).
Sistema Recettoriale Olfattivo
L’assorbimento degli odori dalle mucose del naso è dato da un complesso meccanismo anatomo-fisiologico

(Figura 1) che coinvolge diverse strutture.
Quando respiriamo, le molecole odorose presenti nell’aria entrano nel naso attraverso le narici e vengono catturate dalla mucosa olfattiva, una zona specifica situata nella parte superiore della cavità nasale; la mucosa olfattiva è ricoperta da un sottile strato di muco che aiuta a dissolvere le molecole odorose.
Le molecole odorose disciolte nel muco interagiscono con un gran numero di recettori olfattivi sensoriali presenti sulle cellule olfattive della mucosa nasale; questi recettori sono proteine specializzate che riconoscono specifiche caratteristiche chimiche delle molecole.
I recettori sensoriali comunicano attraverso scambi ionici e quando una molecola odorosa si lega a un recettore olfattivo, viene generato un segnale elettrico che viene trasmesso attraverso un’estesa rete di neuroni olfattivi al bulbo olfattivo, una struttura situata alla base del cervello.
Il bulbo olfattivo elabora i segnali ricevuti e li invia ad altre aree del cervello, dove vengono interpretati come specifici odori; questo processo si chiama riconoscimento mnemonico degli odori.
La memoria olfattiva è diffusamente distribuita a livello corticale e il bulbo olfattivo è coinvolto in maniera significativa nel mantenimento di questo particolare processo, che viene a sua volta influenzato marcatamente dall’ambiente circostante e dalle emozioni: ecco perché alcuni odori si ricordano e altri no, e si collegano facilmente a precisi eventi vissuti, piacevoli o meno, come evidenziato da studi di neuroimaging (33).
Grazie alle recenti ricerche condotte all’Università di Warwick, Inghilterra, e all’Università di Toho, Giappone, sono stati distinti due tipi di reazione agli odori, chiamati risposta rigida e risposta morbida. Il primo, radicato già prima della nascita, è puramente istintuale; il secondo viene appreso o acquisito in un secondo tempo.

Quando il profumo di un OE viene inalato (Figura 2), gli stimoli elettrochimici possono venire interpretati come messaggi rilassanti, euforizzanti, sedativi o stimolanti; può essere incentivata la produzione di noradrenalina e di serotonina, mediatori chimici di reazioni emozionali rispettivamente di tipo stimolante e rilassante.
Uno studio clinico controllato randomizzato ha evidenziato che l’aromaterapia ha conferito un beneficio psicologico a breve termine su 10 pazienti oncologici, alleviando la loro sintomatologia ed agendo con effetti positivi sugli stati d’ansia (34).
L’effetto di un odore sull’uomo dipende da una varietà di fattori, tra i quali:
- il modo di applicazione dell’odore,
- la quantità di applicazione,
- le circostanze dell’applicazione,
- la persona sottoposta ad applicazione (età, sesso, tipo di personalità),
- lo stato d’animo iniziale,
- le possibili precedenti associazioni con l’odore
- eventuale anosmia, cioè la mancanza o la riduzione della capacità olfattiva (per certi odori).
Nel corso dell’ultimo decennio, la letteratura scientifica ha rilanciato la pratica medica tradizionale dell’aromaterapia, definita come “l’uso controllato di essenze vegetali a scopo terapeutico” (35,36), e ha contribuito a farla diventare la CAM più frequentemente utilizzata.
Evidenze anatomo-funzionali corroborano il ruolo dell’inalazione di EO della lavanda nella modulazione delle funzioni cognitive attraverso specifici percorsi neuroanatomici innescati dal bulbo olfattivo. Un recente studio ha riportato la connettività anatomica e funzionale tra il sistema olfattivo e i mozzi sottocorticali, suggerendo un ruolo indiretto della stimolazione olfattiva nell’eccitazione, nell’apprendimento della ricompensa, nelle emozioni e nella memoria (37); in particolare, è stato riscontrato che la stimolazione dei meccanocettori dell’epitelio olfattivo porta alla sincronizzazione dell’attività elettrica del bulbo olfattivo, della corteccia piriforme, dell’ippocampo e dell’amigdala (38-39).
L’inalazione dell’olio di lavanda si è rivelata essere uno dei più potenti oli essenziali ansiolitici, trial clinici più recenti suggeriscono che tale effetto è realmente efficace:
- nell’ansia perioperatoria (40),
- nel controllo del dolore, dell’ansia e della qualità di vita nei pazienti ospedalizzati (41),
- attenua moderatamente il comportamento agitato dei pazienti con demenza (42,43),
- migliorare l’umore in soggetti giovani (44),
- è più efficace nella gestione dell’ansia moderata piuttosto che grave in individui sani (18, 45-47),
- riduce significativamente alcuni marker fisiologici dello stress (cortisolo salivare, cromogranina salivare e cortisolo sierico) aumentando il flusso sanguigno e diminuendo la stimolazione della pelle e la pressione arteriosa sistolica (48,49),
- riduce significativamente l’ansia anticipatoria donando un umore più positivo e un livello più elevato di calma nei pazienti odontoiatrici che sono stati esposti, nella sala d’aspetto, alla diffusione di oli essenziali di lavanda (27,50-51).
Tasev et al. hanno messo in relazione l’effetto sedativo e rilassante degli oli di lavanda con il suo effetto sul SNC erogato attraverso il sistema olfattivo, (52) e Tisserand ha suggerito che gli odori di Lavanda Vera hanno un’azione modulatoria sulla neurotrasmissione dell’acido gamma-amminobutirrico (GABA), simile alle benzodiazepine, che è coinvolta in svariate funzioni tra cui la percezione del dolore, della memoria e nel controllo della funzione motoria. (53)
Medicina Tradizionale Cinese: Digitopressione

Premessa: secondo le teorie della MTC, la funzione degli organi dipende dai canali attraverso i quali scorre l’energia vitale (Qi) noti come “meridiani”; i meridiani (Figura 3) collegano l’interno con l’esterno, trasmettendo il Qi e il sangue ai vari organi e consentendo al corpo di funzionare come un insieme armonioso.
A differenza dell’agopuntura, che è una procedura invasiva e può essere eseguita solo da professionisti autorizzati, la digitopressione o “cura attraverso il contatto”, è una procedura non invasiva che impiega il massaggio di origine cinese per stimolare i meridiani o i punti di agopuntura del corpo umano.
I praticanti della digitopressione usano la teoria medica tradizionale cinese, per determinare lungo quale meridiano, o in quale organo, si è verificata la malattia; dopodiché viene applicata manualmente (di solito con la punta delle dita) una leggera pressione su questi punti di agopuntura per stimolare il flusso del Qi attraverso i meridiani e prevenire/curare malattie o disturbi.
I punti di agopuntura vengono scelti in base alla sensazione di dolore, pesantezza, intorpidimento e distensione del soggetto difatti se la parte è affetta da qualche disturbo, il punto di contatto al quale essa è collegata risulterà dolente, indicando così una perdita di energia in quella zona e facilitando il trattamento di bilanciamento del Qi promuovendo la salute.
Le tecniche manuali di digitopressione possono consistere in movimenti manuali di spinta, sfregamento, impastamento, spremitura, massaggio o presa; attraverso questa esecuzione manuale, la digitopressione produce effetti fisiologici, allevia la solitudine, migliora la sensazione di benessere e migliora il sonno.
La digitopressione può anche migliorare la circolazione del sangue e del Qi, l’armonia di Yin e Yang e la secrezione di neurotrasmettitori, mantenendo così le normali funzioni del corpo umano e fornendo comfort (54).

Sono stati fatti diversi studi che confermano l’efficacia della digitopressione in determinati punti (Figura 4) del corpo, per migliorare il sonno e ridurre i risvegli notturni (55-67).
Altri studi hanno dimostrato che l’associazione tra l’aromaterapia con l’OE di valeriana e la digitopressione, sui punti di agopuntura Neiguan PC6, Shen Men HT7 e Yongquan KI1, hanno migliorato la qualità del sonno dei pazienti in terapia intensiva e con problemi cardiaci (68,69).
Molti altri studi hanno scoperto che la digitopressione è efficace nel migliorare anche altri sintomi, tra i quali:
- dismenorrea primaria (70),
- nausea e vomito associati a infarto miocardico acuto (71) o nelle donne in gravidanza (72) o dopo la chemioterapia (73),
- qualità della vita dei pazienti con asma cronico ostruttivo (74),
- affaticamento dopo la chemioterapia (75),
- insonnia negli anziani (76),
- sintomi dello stadio terminale della malattia renale (ESRD) (77),
- sintomi dei pazienti in emodialisi (78).
Inoltre la digitopressione ha portato miglioramenti maggiori, rispetto alla normale cura dell’ansia, del dolore e dei sintomi della depressione, nelle pazienti sopravvissute al cancro al seno (79).
Le tecniche di digitopressione non sono invasive anzi sono sicure ed efficaci e gli operatori sanitari, i pazienti e le loro famiglie potrebbero essere facilmente istruiti a praticare la digitopressione a coloro che hanno qualche sintomo avverso.
MATERIALI E METODI
Struttura dello studio
Questa indagine è un trial clinico aperto controllato a gruppi paralleli caso/controllo in quanto i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi distinti: un gruppo che non ha ricevuto nessuna terapia (controllo) mentre l’altro gruppo ha ricevuto consapevolmente un trattamento aromaterapico combinato alla digitopressione.
Questo studio include una componente descrittiva grazie alla raccolta dei dati tramite il questionario domiciliare per permettere di ottenere una visione più completa dei risultati relativi alle percezioni soggettive e alle esperienze dei pazienti riguardo il trattamento ricevuto.
Il tipo di ricerca non comporta alcuna problematica etico – deontologica per le persone assistite.
Altro aspetto da considerare a livello etico è il consenso informato del paziente: è stata garantita la confidenzialità del trattamento dei dati e le persone assistite sono state informate sullo scopo dell’osservazione, sono a conoscenza di tutti gli eventuali rischi e dopo l’accettazione del consenso possono partecipare allo studio. I dati sono stati raccolti dal 11/09/2024 al 31/01/2025.
Popolazione di riferimento
In questo studio sono stati posti a confronto 20 pazienti, 10 donne e 10 uomini, con età compresa tra i 20 ed i 60 anni che hanno rispettato tutti i canoni dello studio e compilato tutti i questionari forniti.
I pazienti hanno compilato con il professionista, un consenso per la partecipazione a questo studio ed il questionario DAS-R (scala dell’ansia dentale rivisitata del Dott. L. Norman Corah) risultando con un punteggio da 5 a 16 punti ossia soffrivano di ansia fisiologica o ansia dentale moderata o avanzata (80).
La popolazione oggetto di studio è stata suddivisa in 2 gruppi da 10 pazienti cadauno dove nel:
- Gruppo A: i pazienti sono stati sottoposti ad una seduta di igiene orale professionale senza ricevere nessuna tecnica di ansiolisi;
- Gruppo B: i pazienti hanno ricevuto, nella sala operativa prima della seduta d’igiene orale professionale, un trattamento di ansiolisi tramite l’aromaterapia combinata alla digitopressione.
Al termine della seduta di igiene orale professionale entrambi i gruppi sono stati motivati a compiere, mostrandogli in seduta, le corrette manovre di igiene orale facendo uso di presidi individuali più accurati ed hanno ricevuto un link personale per completare, in autonomia a casa, un questionario post seduta igiene domiciliare.
Metodo Combinato
La combinazione di due terapie complementari non invasive, come la digitopressione con l’aromaterapia, può fornire un approccio olistico per affrontare le condizioni di ansia combinando sia gli effetti olfattivi che gli effetti transcutanei dell’OE (81).
Il massaggio è già, per sua natura, un’esperienza rilassante e gratificante, non solo per la comunicazione non verbale basata sul contatto ma anche perché assicura che gli oli vengano assorbiti bene dalla pelle ed entrino in circolo.
In generale, gli oli essenziali non vengono applicati sulla pelle in forma non diluita, vi sono tuttavia alcune eccezioni alla regola, come la lavanda, che può essere applicata pura anche su ustioni, tagli e punture di insetti.

Nel campo odontoiatrico è stata messa a punto una tecnica combinata che consiste nel praticare un lieve massaggio nella parte interna del polso lungo tutto l’avambraccio (Figura 5), su punti corporei ben identificati dalla MTC, servendosi di poche gocce di OE.
Nella MTC i principi generali del trattamento di agopuntura includono la regolazione dello Yin e dello Yang, il rafforzamento della resistenza corporea con l’eliminazione dei fattori patogeni, e la distinzione dei fattori fisici e patologici primari da quelli secondari (82).
Per contrastare l’ansia, l’MTC individua specifici punti (Figura 6) la cui stimolazione, mediante l’inserimento di aghi o digitopressione, favorisce il rilascio delle tensioni, promuove il rilassamento e contribuisce al ripristino del benessere generale, con una conseguente riduzione dei sintomi legati a stress e ansia (83).

Per localizzare con precisione i punti di agopuntura sul corpo umano, si utilizza la misura CUN; si tratta di una misura proporzionale, non assoluta, basata sulle dimensioni anatomiche individuali del paziente. Il CUN viene calcolato in relazione a specifiche distanze corporee, come la larghezza del pollice o la distanza tra determinati punti ossei, garantendo un adattamento personalizzato nella pratica clinica. Questo approccio consente una localizzazione coerente dei punti energetici, indipendentemente dalla corporatura del soggetto. Esempio:
- 1 CUN = larghezza del pollice alla base dell’unghia;
- 2 CUN = larghezza tre dita medie ( indice, medio, anulare).
Per ragioni di praticità nell’ambiente odontoiatrico, abbiamo selezionato esclusivamente i punti localizzati su polso e avambraccio, facilmente accessibili mentre il paziente è seduto in poltrona. Sebbene la stimolazione di questi punti produca numerosi effetti benefici a livello sistemico, in questo contesto ci
siamo concentrati sulle loro funzioni specifiche legate alla riduzione dell’ansia e della tensione emotiva. Più nel dettaglio troviamo:
- 內關 Neiguan (PC6) – Inner Pass: è situato 2 CUN sopra la piega trasversale del polso, con il palmo rivolto verso l’alto, esattamente al centro, tra i tendini del muscolo palmare lungo e del muscolo flessore radiale del carpo (Figura 7).

Fig. 7 Neiguan (PC6) Tra le numerose azioni ha la funzione di regolare per via riflessa, la circolazione sanguigna e il diaframma, consentendo all’operatore di agire sul ritmo respiratorio del paziente portandolo ad una frequenza regolare equivalente al proprio, che dovrà essere rilassato ed equilibrato, così da instaurare una prima importante sintonia tra paziente ed operatore. Per quel che riguarda l’aspetto emotivo, il punto PC6 è un importante riequilibratore spirituale: svolge una potente azione distensiva, aiuta a rilassarsi, allevia la rabbia, la nausea, l’ansia, il nervosismo, le fobie, e la risposta allo stress. (84) Philippe Sionneau nel suo libro Agopuntura scrive: “Se un agopuntore vivesse su un’isola deserta e dovesse scegliere di ‘portare con sé’ un solo punto di agopuntura, quale dovrebbe essere? A questa domanda, risponderei senza esitazione PC6 – Nei Guan”. (85)
- 神門 Shen Men (HT7) – Spirit Gate Point: si trova sulla piega trasversale all’interno del polso, in linea con il mignolo, sul lato ulnare del tendine flessore ulnare del carpo (Figura 8).

Fig. 8 Shen Men (HT7). Si ritiene che abbia un effetto diretto sulla salute emotiva bilanciando le emozioni, affrontando gli squilibri emotivi e promuovendo il benessere mentale calmando la mente, alleviando lo stress e l’ansia grazie alla regolazione del sistema nervoso autonomo che porta alla riduzione della frequenza cardiaca promuovendo uno stato di rilassamento come confermato da numerosi studi di ricerca (86,87).
- 太淵 Taiyuan (LU9) – Great Deep Pool: si trova a livello dell’articolazione del polso, nella depressione sulla faccia radiale dell’arteria radiale e ulnare al tendine del muscolo abduttore lungo del pollice, in linea con HT7 (sul bordo inferiore dell’osso pisiforme) (Figura 9).

Fig. 9 Taiyuan (LU9). È impiegato nel trattamento di disturbi legati a stress e ansia, così come per alleviare mal di testa e tensioni cervicali.
- 大陵 Daling (PC7) – Great Mound: si trova nella depressione al centro della piega trasversale del polso anteriormente, precisamente in mezzo tra i tendini del muscolo palmare lungo e del muscolo flessore radiale del carpo (Figura 10); è in linea con i punti LU9 (sulla parte radiale dell’articolazione del polso) e HT7 (sulla parte ulnare dell’articolazione del polso).

Fig. 10 Daling (PC7). È particolarmente indicato in caso di palpitazioni, instabilità emotiva, apprensione, pianto, crisi di rabbia, irritabilità, favorire la calma mentale, ridurre l’ansia e sintomi correlati allo stress. Questo punto riveste un ruolo chiave nel trattamento dell’insonnia: la stimolazione del PC 7 è infatti riconosciuta per il suo effetto distensivo sulla mente e per il contributo al riequilibrio emotivo.
- 尺澤 Chize (LU5) – Cubit Marsh: si trova nella depressione della fossa del gomito nella piega cubitale trasversale, sul lato radiale del tendine del muscolo bicipite; può essere facilmente identificato quando il gomito è leggermente flesso (Figura 11). Svolge la funzione di rilassare i tendini e alleviare il dolore, contribuendo al miglioramento del sistema immunitario, ed è indicato in caso di agitazione, secchezza delle fauci e della lingua.
- 郄門 Ximen (PC4) – Xi Cleft Gate: si trova 5 CUN sopra la piega trasversale del polso, sulla linea che collega PC3 e PC7 (Figura 12), tra i tendini del muscolo palmare lungo e del muscolo flessore radiale del carpo. Svolge la funzione di alleviare la tensione emotiva e lo stress, rafforzando la mente, ed è utilizzato nel trattamento di angina, palpitazioni, squilibri emotivi e sintomi correlati allo stress (88).
I punti HT7, PC7, LU9 fanno parte del modello di punti elettro-permanenti denominato Ryodoraku (deriva da: “Ryo” che significa “buon”, “Do” che significa “conduttore”, “Raku” che significa “linea”) ossia sono punti in cui l’elettricità passa in grande quantità e facilmente grazie all’eccitabilità del sistema simpatico (Figura 13) (89).

Il Dott. Yoshio Nakatani negli anni ’50 ha sviluppato la teoria MEAD (Meridian Energy Analysis Device), cercando di chiarire elettrofisiologicamente il fenomeno dei meridiani e ha stabilito la teoria del nervo autonomo di Ryodoraku, che ha fatto capire facilmente agli studiosi che hanno studiato la medicina occidentale, come funziona il fenomeno dei meridiani (90).
L’applicazione della tecnica combinata dell’aromaterapia con la digitopressione, utilizzata nel Gruppo B di questo studio, prevedeva alcuni step:
- È stato chiesto al paziente di scoprire l’avambraccio destro, liberandolo da monili, e lo si è portato il più possibile vicino all’operatore, mantenendo una distanza ideale che rispetti il rapporto operatore/paziente.
- Dopodiché è stata eseguita la manovra che consisteva nel prendere l’avambraccio destro del paziente, sostenendo il polso del paziente con la mano sinistra, applicare 1 goccia di OE di Lavanda Vera sul punto PC6 ed esercitare una leggera pressione col pollice della mano destra sul punto, che si trova a circa tre dita di distanza dalla piega interna del polso.
- Si massaggia con movimenti circolari, sino a completo assorbimento dell’olio (Figura 15). L’olio di lavanda viene rapidamente assorbito dalla pelle; i costituenti linalolo e acetato di linalile sono rilevabili nel sangue cinque minuti dopo l’applicazione topica, raggiungendo un picco dopo 19 minuti e scomparendo in gran parte entro 90 minuti (91) . L’OE di lavanda in caso di paura o agitazione verrà assorbito immediatamente dal paziente; in rari casi potrebbe sprigionare un odore acre, in questi casi è importante prolungare il tempo del massaggio finché l’aroma non acquisterà il suo profumo naturale e svolga i suoi benefici effetti.
- Successivamente con lo stesso metodo, sono stati stimolati col massaggio e l’OE di Lavanda Vera, altri tre punti HT7, PC7, LU9 (Figura 14), situati nella parte interna del polso
- Dopodiché si è passato a massaggiare altri due punti PC4, LU5 situati a metà e a fine della parte interna dell’avambraccio (Figura 15).

Fig. 15
Rappresentazione dei principali agopunti sulla mano e sull’avambraccioUn trattamento di pochi minuti spesso è sufficiente per trarre benefici immediati nella riduzione dei sintomi fisiologici di stress e ansia, come l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, promuovendo un senso di calma e rilassamento.
RISULTATI
Tenendo in considerazione lo stato di ansia dentale, riscontrato con il questionario DAS-R, si può vedere la diversa distribuzione dei pazienti in ogni singolo gruppo studio (Figura 16).

Il Gruppo A, che non ha ricevuto nessun trattamento aggiuntivo, era composto da:
- 4 pazienti con un livello di ansia fisiologica,
- 3 pazienti con un livello di ansia moderata,
- 3 pazienti con un livello di ansia avanzata.
Il Gruppo B, che ha ricevuto un trattamento di aromaterapia combinato con la digitopressione, era composto da: - 4 pazienti con un livello di ansia fisiologica,
- 4 pazienti con un livello di ansia moderata,
- 2 pazienti con un livello di ansia avanzata.
Dalle risposte totali al questionario domiciliare dei pazienti del Gruppo B, trattati con la tecnica combinata di aromaterapia e digitopressione, si può dedurre che: - il trattamento è stato molto apprezzato nel 70% dei pazienti, è stato apprezzato abbastanza nel 20% mentre per il 10% è stato ininfluente (Figura 17).
- la diminuzione dei sintomi dell’ansia nei pazienti è avvenuta: nel 50% appena ricevuto il trattamento, nel 40% durante la seduta d’igiene orale e nel 10% non ha avvertito la diminuzione dell’ansia (Figura 18).

Fig. 18 Tempistica della diminuzione dei sintomi: ha avvertito una diminuzione dell’ansia? - la valutazione della diminuzione dei sintomi dell’ansia nei pazienti è stata ottenuta con una scala da 0 a 10 (dove 0 equivale a non aver avvertito nessuna diminuzione dei sintomi e 10 equivale all’immediatezza della risoluzione dei sintomi) e facendo una media dei valori ottenuti dalle risposte dei pazienti, è stata riscontrata una diminuzione del 55% dei sintomi dell’ansia (Figura 19).

Fig. 19 Valutazione della diminuzione dei sintomi: da 0 a 10 quanto ha avvertito una diminuzione dell’ansia? - il feedback dei pazienti se vorrebbero rifare e/o consigliare il trattamento è risultato che: rifarebbero il trattamento di ansiolisi nel 80% dei casi e nel 90% dei casi lo consiglierebbero a persone, di loro conoscenza, che hanno il timore della seduta di igiene orale professionale (Figura 20).
Nel confronto tra diverse metodiche di gestione dell’ansia in ambito odontoiatrico, è fondamentale considerare anche l’impatto economico per paziente.
Il trattamento integrato con aromaterapia e digitopressione ha comportato un costo estremamente contenuto, pari a 0,33 € per paziente, calcolato sull’utilizzo di 6 gocce di OE di Lavanda Vera, con un costo unitario di 0,055 € a goccia.
Al contrario, l’impiego di sedazione con protossido di azoto comporta un costo stimato di 15 € per paziente, escluso l’investimento iniziale per l’apparecchiatura (circa 6.000 €), mentre la sedazione endovenosa presenta un costo medio di 7,50 €, considerando farmaci, dispositivi e materiali di consumo. Il costo medio delle sedazioni tradizionali si attesta quindi a 11,25 € per paziente.
L’adozione del trattamento con aromaterapia e digitopressione consente una riduzione dei costi del 97%, con un risparmio di 10,92 € per paziente. Questo dato evidenzia un potenziale impatto significativo, soprattutto nel contesto pubblico, dove l’ottimizzazione delle risorse può tradursi in maggiore accessibilità alle cure e sostenibilità economica del sistema sanitario.
CONCLUSIONI
La gestione dell’ansia dentale rappresenta una sfida clinica rilevante, in quanto può compromettere l’accesso alle cure odontoiatriche e influire negativamente sulla salute generale del paziente. In questo contesto, l’integrazione delle CAM nella pratica odontoiatrica si rivela una strategia efficace per modulare l’ansia in modo personalizzato e meno invasivo.
Questo studio ha impiegato un approccio integrato basato sull’aromaterapia con OE di Lavanda Vera, associato alla stimolazione di punti di digitopressione della MTC, con l’obiettivo di favorire una risposta fisiologica equilibrata e potenziare l’efficacia del trattamento.
L’impiego dell’aromaterapia in questo studio trova fondamento nella comprovata capacità degli odori di influenzare lo stato emotivo umano. Gli oli essenziali, da tempo riconosciuti per i loro effetti fisiologici e psicologici, agiscono attraverso il sistema olfattivo direttamente sul sistema limbico, sede della memoria e delle emozioni. Questa connessione neuroanatomica giustifica l’efficacia immediata e profonda delle essenze aromatiche nel modulare l’ansia, rendendole strumenti validi per interventi non farmacologici in ambito clinico.
La scelta di integrare la digitopressione su specifici punti della MTC in questo studio è stata guidata dai principi terapeutici consolidati di tale disciplina grazie alla sua comprovata capacità di modulare il sistema neuroendocrino e favorire l’equilibrio energetico. I punti selezionati mirano a calmare lo spirito promuovendo una risposta fisiologica armoniosa, contribuendo alla gestione dell’ansia in modo naturale e integrato.
I risultati ottenuti dal questionario somministrato ai pazienti del Gruppo B, sottoposti al trattamento combinato di aromaterapia e digitopressione, evidenziano una significativa efficacia dell’approccio integrato nella gestione dell’ansia correlata alla seduta di igiene orale. Il trattamento è stato molto apprezzato dal 70% dei partecipanti, con una riduzione percepita dei sintomi dell’ansia nel 90% dei casi, di cui il 50% ha riscontrato benefici immediati. La media delle valutazioni ha indicato una diminuzione del 55% dei sintomi ansiosi. Inoltre, l’80% dei pazienti si è dichiarato favorevole a ripetere il trattamento, mentre il 90% lo consiglierebbe a persone con timore dell’ambiente odontoiatrico. Questi dati confermano la validità dell’approccio non farmacologico nel migliorare l’esperienza del paziente e nel favorire la continuità delle cure.
L’adozione del trattamento integrato con aromaterapia e digitopressione si è rivelata non solo efficace sul piano clinico, ma anche estremamente vantaggiosa dal punto di vista economico con una riduzione dei costi del 97% per singolo trattamento.
Tale risparmio, se applicato su larga scala, potrebbe generare un impatto significativo soprattutto nel settore pubblico, contribuendo alla sostenibilità economica delle cure odontoiatriche e favorendo l’accessibilità a trattamenti meno invasivi e più personalizzati.
L’adozione di approcci olistici consente di ridurre l’impiego di sedazione farmacologica nei casi non gravi, migliorando l’esperienza del paziente e promuovendo una maggiore adesione alle cure.
Alla luce di questi risultati, si propone di ampliare la ricerca CAM in ambito odontoiatrico attraverso:
- Studi clinici randomizzati su campioni più ampi per validare l’efficacia del trattamento integrato.
- Esplorazione di altri oli essenziali con potenziale ansiolitico, in base al profilo chimico e all’attivazione sensoriale.
- Valutazione dell’efficacia della digitopressione in altri contesti clinici, come la chirurgia orale o la gestione del dolore.
- Integrazione di protocolli CAM nella formazione degli operatori sanitari, per promuovere un approccio terapeutico multidisciplinare e personalizzato.
Questi sviluppi evidenziano la necessità di un modello terapeutico multidimensionale, capace di integrare le terapie complementari nella pratica clinica e di promuovere una medicina più empatica, sostenibile e centrata sulla persona, coniugando efficacia clinica e benessere emotivo.
Synergy between Aromatherapy and Acupressure as an Anxiolytic Technique in Professional Oral Hygiene Sessions
Abstract: Dental anxiety represents a significant barrier to accessing dental care, negatively impacting both oral and systemic health. This study explores the effectiveness of an integrated approach based on aromatherapy and acupressure, non-invasive complementary techniques, to reduce anxiety during professional oral hygiene sessions.
Aromatherapy, using Lavandula Vera DC essential oil (True Lavender), and acupressure, applied to specific meridian points according to Traditional Chinese Medicine (TCM), were combined in a holistic treatment. The study involved 20 patients divided into two groups: Group A (without treatment) and Group B (with combined treatment). The results showed a significant reduction in anxiety symptoms in Group B, with improved overall well-being and high patient acceptance of the treatment.
The cost per patient was significantly lower compared to traditional sedation methods, with an average reduction of 97%. The integration of aromatherapy and acupressure proved to be an effective and sustainable strategy for managing anxiety in dental settings.
These findings encourage further research to integrate complementary techniques into dental care, improving patient experience and promoting a more personalized and less invasive approach.
Keywords: Aromatherapy, Lavandula angustifolia Miller, Lavandula officinalis Chaix, Lavandula Vera DC, Acupressure, Traditional Chinese Medicine, Complementary and Alternative Medicine, Dental Anxiety, Professional Oral Hygiene Session
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