Fitoterapia

fitoterapia

Evaluation of the efficacy of a polyherbal mouthwash containing Zingiber officinale, Rosmarinus officinalis and Calendula officinalis extracts in patients with gingivitis: A randomized double-blind placebo-controlled trial

Mahyari S, Mahyari B, Emami SA, Malaekeh-Nikouei B, Jahanbakhsh SP1, Sahebkar A, Mohammadpour AH.

Complement Ther Clin Pract 2016 Feb; 22: 93-8.

Background La gengivite è una malattia parodontale con una elevata incidenza derivante da infezioni microbiche e dalla conseguente infiammazione. Alcuni studi precedenti hanno riportato l’efficacia dei preparati a base di erbe in soggetti affetti da gengivite.
Obiettivo Verificare l’efficacia di un collutorio erboristico contenente estratti idroalcolici di zenzero, rosmarino e calendula (al 5%), rispetto a un collutorio contenente clorexidina e un collutorio placebo in soggetti affetti da gengivitie
Materiali e metodi In questo studio controllato, randomizzato in doppio cieco 60 pazienti partecipanti sono stati assegnati in modo casuale all’utilizzo di un collutorio: erboristico (n = 20), con clorexidina (n = 20) e placebo (n = 20). I partecipanti sono stati invitati a usare il collutorio due volte al giorno (dopo la prima colazione e dopo cena) per 30 secondi per un periodo di due settimane. Sono stati valutati gli indici gengivali e gli indici di placca utilizzando MGI, GBI e la scala MQH al tempo 0, al 7° giorno e al 14° giorno della sperimentazione.
Risultati Dal tempo 0 a fine sperimentazione, ci sono stati miglioramenti significativi in tutte le misurazioni valutate (MGI, GBI e MQH) nei gruppi del collutorio alle erbe e del collutorio con clorexidina, mentre i valori sono rimasti statisticamente invariati nel gruppo placebo. I punteggi MGI, BGI e MQH nei gruppi sperimentali erano significativamente più bassi rispetto a quelli del gruppo placebo, sia al 7° giorno che al 14° giorno. Tuttavia, non vi era alcuna differenza significativa tra i gruppi con collutorio polierbale e quello con clorexidina, né al 7° giorno né al 14°.
Il collutorio erboristico si è dimostrato sicuro e non si sono verificate reazioni avverse, nessun partecipante ha abbandonato durante il corso dello studio.
Conclusione Il collutorio polierbale contenente estratti idroalcolici di zenzero, rosmarino e calendula (5%) è efficace nel trattamento della gengivite e la sua efficacia è paragonabile a quella di un collutorio a base di clorexidina.


Effect of Aloe vera, chlorine dioxide, and chlorhexidine mouth rinses on plaque and gingivitis: A randomized controlled trial

Yeturu SK, Acharya S, Urala AS, Pentapati KC.

J Oral Biol Craniofac Res 2016 Jan-Apr; 6(1): 54-8.

Obiettivo Valutare l’effetto di Aloe vera, biossido di cloro e sciacqui con clorexidina su placca e gengiviti nel trattamento ortodontico.
Materiali e metodi È stato condotto uno studio randomizzato controllato, in singolo cieco e a gruppi paralleli, su 90 soggetti sottoposti a trattamento ortodontico fisso. I soggetti sono stati divisi in modo randomizzato in tre gruppi di studio (Aloe vera, clorexidina, biossido di cloro). Sono state valutate placca e gengiviti utilizzando l’indice di placca di Silness e Loe modificato e l’indice gengivale a tempo zero e ad un follow-up a 15 giorni. Sono stati utilizzati il Paired t-test e l’ANOVA con test Post Hoc di Dunnett. La significatività statistica è stata posta a un valore di p <0,05.
Risultati In totale 85 partecipanti hanno completato lo studio. Tra questi, 40 erano di sesso maschile e 45 di sesso femminile. È stata osservata una significativa riduzione dei punteggi medi degli indici di placca e gengivali in tutti e tre i gruppi al follow-up, rispetto al tempo zero. Si è notata una riduzione significativamente maggiore (indice di placca e gengivale) nel gruppo clorexidina, rispetto al gruppo Aloe vera. Tuttavia non è stata osservata nessuna differenza significativa tra clorexidina e biossido di cloro rispetto alla riduzione media degli indici di placca e gengivali.
Conclusione Il biossido di cloro può essere una valida ed economica alternativa alla clorexidina. Per valutarne l’efficacia, sono raccomandati ulteriori studi a lungo termine.


Effect of coconut oil in plaque related gingivitis – A preliminary report

Peedikayil FC, Sreenivasan P, Narayanan A

Niger Med J 2015 Mar-Apr;56(2):143-7.

Background Sciacquare la bocca o fare gargarismi con l’olio è una tradizione antica considerata utile per curare malattie orali e sistemiche, ma purtroppo l’evidenza è minima.
È stato notato che risciacquare la bocca con olio di sesamo e olio di girasole è utile per ridurre la gengivite scatenata dalla placca batterica.
L’olio di cocco è un olio alimentare facilmente disponibile e inoltre è l’unico che contiene acidi grassi a catena prevalentemente media, di cui 45-50% acido laurico, il quale ha dimostrato possedere effetti anti-infiammatori e antimicrobici.
Fino ad oggi non sono stati condotti studi sui benefici del risciacquo con olio di cocco, così è stato progettato uno studio pilota per valutare l’effetto dello sciacquo con olio di cocco sulla gengivite indotta da placca.
Materiali e metodi È stato condotto uno studio clinico prospettico che ha arruolato 60 ragazzi e ragazze tra i 16 e i 18 anni con gengivite indotta da placca, ai quali è stato chiesto di inserire nelle manovre di igiene orale lo sciacquo con l’olio. Il periodo di studio è stato di 30 giorni. Sono stati valutati gli indici gengivali e di placca dei soggetti a tempo 0 e a 1,7,15 e 30 giorni. I dati sono stati analizzati utilizzando il t test accoppiato.
Risultati È stata notata una riduzione statisticamente significativa degli indici gengivali e di placca dal 7° giorno e i valori hanno continuato a diminuire durante il periodo di studio.
Conclusione Risciacquare la bocca con olio di cocco potrebbe essere una procedura adiuvante ed efficace nel ridurre la formazione della placca e della gengivite placca-dipendente.


Effect of cinnamon extract and chlorhexidine gluconate (0,2%) on the clinical level of dental plaque and gingival health: a 4-week, triple-blind randomized controlled trial

Gupta D, Jain A.

J Int Acad Periodontol 2015 Jul;17(3):91-8

Scopo Si è voluto confrontare gli effetti dell’estratto di cannella, di un collutorio alla clorexidina e del placebo (acqua distillata) sul livello di placca e sulla gengivite.
Materiali e metodi Hanno partecipato a questo studio 105 studenti sani dal punto di vista sia dentale che medico, tra i 21 e i 25 anni. I soggetti sono stati divisi a random in 3 gruppi: estratto di cannella, collutorio alla clorexidina gluconata e placebo (acqua distillata). I dati sono stati rilevati a tempo 0, al 15º giorno e al 30º giorno. È stata utilizzata l’eritrosina come agente rilevatore di placca e sono stati registrati i valori dell’indice di placca Quigley e Hein modificato da Turesky-Gilmore-Glickman. I valori gengivali sono sttai raccolti in base all’indice gengivale (GI) di Löe e Silness.
Le analisi statistiche sono state effettuate per mostrare l’effetto del trattamento nei 3 gruppi a confronto, considerando statisticamente rilevante un valore di p< 0.05.
Risultati Il gruppo del collutorio alla clorexidina ha mostrato la maggiore diminuzione dei valori di placca e gengivali, seguito dal gruppo dell’estratto di cannella, ma i risultati non sono statisticamente rilevanti.
La placca e i valori gengivali rimasero perlopiù inalterati nel gruppo che usò l’acqua distillata.
Conclusione Il significato di questo studio indica come la cannella può rivelarsi un agente efficace e con le proprietà di ridurre i livelli di placca e gengivite.


The effect of a dentifrice containing magnolia extract on established plaque and gingitivis in man: a six-month clinical study

Hellström MK, Ramberg P.

Int J Dent Hyg 2014 May;12(2):96-102.

Scopo Valutare gli effetti clinici di un dentifricio contenente lo 0,3% di estratto di magnolia sul placca e gengivite.
Materiali e metodi Uno studio doppio cieco di 6 mesi, stratificato e randomizzato composto da 2 gruppi di studio paralleli. 46 soggetti del gruppo test hanno spazzolato i denti con un dentifricio contenente estratto di magnolia allo 0,3% e 48 soggetti del gruppo controllo con un dentifricio placebo. Placca e gengivite sono state valutate al tempo 0 e dopo 3 e 6 mesi.
Risultati È stata registrata una riduzione significativa della gengivite nel gruppo che aveva utilizzato il dentifricio alla magnolia rispetto al gruppo placebo (0.26 +- 0.11 vs 0.11 +- 0.12) (P<0.001).
Si è registrato un miglioramento notevole negli score di salute dell’indice gengivale (GI a livello 0) nel gruppo del dentifricio alla magnolia rispetto al gruppo di controllo (149% vs 31%) ed una grossa riduzione del livello di infiammazione gengivale (GI livello 2/3) (60% vs 30%). Inoltre, i siti con un valore simile di placca e minor segni clinici di infiammazione gengivale sono stati osservati nel gruppo del dentifricio alla magnolia rispetto all’altro gruppo di controllo.
Conclusione 6 mesi di uso senza supervisione del dentifricio contenente lo 0,3% di estratto di magnolia ha determinato una significativa riduzione di gengivite rispetto al corrispondente uso di dentifricio.


Consumption of bilberries controls inflammation

Widén C, Coleman M, Critén S, Karlgren-Andersson P, Renvert S, Persson GR

Int J Mol Sci 2015 May 11;16(5):10665-73.

Obiettivo Le molecole bioattive contenute nei mirtilli possono essere di aiuto nella riduzione delle malattie del cavo orale. L’obiettivo di questo studio è stato quello di determinare l’effetto del consumo di un particolare tipo di mirtillo (Bilberry) sull’esito dei consueti parametri clinici orali di infiammazione, sanguinamento al sondaggio (BoP), come l’impatto con una selezione di marcatori naturali dell’infiammazione, cosí come le citochine, nel fluido crevicolare gengivale (GCF) negli individui affetti da gengivite.
Materiali e metodi Gli individui dello studio che non hanno ricevuto un trattamento di cure standard sono stati assegnati ad un gruppo placebo o a gruppi che hanno consumato 250 0 500 g di mirtilli al giorno per 7 gg. Lo studio ha individuato chi non aveva ricevuto un trattamento di cure standard categorizzato nel gruppo “placebo” e chi ha consumato circa 250 g o 500 g di Bilberry quotidianamente per 7 giorni.
Il gruppo placebo ha consumato un prodotto inattivo (amido).
Il gruppo studio, che ha ricevuto le cure standard (solo debridement), è stato inserito per fornire anche un riferimento sul risultato del trattamento di cure standard.
I livelli di citochine sono stati esaminate utilizzando il Luminex MagPix system.
Risultati La significativa riduzione del sanguinamento prima e dopo il consumo dei mirtilli per oltre 1 settimana è stata del 41% e del 59% nei gruppi che avevano consumato rispettivamente 250 g o 500 g di Bilberry ogni giorno; del 31% nel gruppo placebo e del 58% nel gruppo di cure standard. Le analisi hanno mostrato solo una significativa riduzione del livello di citochine nel gruppo che ha consumato 500g di Bilberry al giorno. È stata osservata una riduzione statisticamente significativa per l’IL-1b (p=0.025), IL-6 (p=0.012) e VEGF (p=0.017) nei campioni di GCF nel gruppo che ha consumato 500 g di Bilberry.
Conclusione Così sembra che i mirtilli Bilberry portino un notevole miglioramento degli effetti su alcuni dei marker dell’infiammazione gengivale riducendo la gengivite ad un’entità simile a quella indotta dai protocolli di igiene standard.