Fin dall’applicazione del D.M. 270/04 e dei conseguenti decreti è diventato necessario istituire un rapporto continuo con il mondo del lavoro, sia per comunicare le finalità dell’offerta formativa proposta, sia per instaurare una fattiva collaborazione nell’individuazione di conoscenze, capacità e professionalità da raggiungere con i corsi di laurea e laurea magistrale, in modo che possano essere spendibili a livello lavorativo.

Per questi motivi, al momento dell’istituzione di un nuovo corso di studio e ogni anno per quelli già esistenti è obbligatoria la consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi e professioni, con particolare riferimento alla valutazione dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali (1).

Come Commissione Nazionale dei Corsi di Studio in Igiene Dentale (CNCdSID) le consultazioni a livello nazionale avvengono regolarmente e periodicamente.

Dal 2017, grazie anche a un accordo stipulato dal professor Giannoni e il Consiglio Direttivo dei CdS in Igiene Dentale con le Associazioni Maggiormente Rappresentative (AMR) AIDI e UNID, questi incontri si effettuano almeno tre volte l’anno in occasione dei congressi in cui sono già presenti tutti i referenti di questa procedura: a febbraio in occasione del Premio Listerine, in giugno al Congresso Nazionale dei Corsi di Studio in Igiene dentale e a settembre al Meeting delle professioni sanitarie.

Questo accordo, sin dall’inizio, ha permesso di seguire un percorso comune di confronto costante al fine di migliorare la qualità della formazione, con particolare riferimento alle attività tecnico-pratiche e anche alla luce di un percorso comune nell’ambito dell’Unione Europea.

In questi anni la Commissione Nazionale dei CdS in Igiene Dentale ha sottoposto ad AIDI e UNID vari documenti che riguardano quanto segue.

  • Organizzazione-tipo Corso di Studio in Igiene Dentale:
    • modalità di ammissione al corso di studio;
    • modalità di svolgimento della prova finale;
    • descrittori di Dublino per aree di apprendimento: conoscenza e capacità di comprensione; capacità di applicare conoscenza e comprensione.
  • Obiettivi formativi qualificanti della classe: L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche.
  • Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo.
  • Coerenza del percorso formativo con i requisiti di apprendimento attesi.
  • Contenuti curriculari degli insegnamenti di Scienze tecniche mediche applicate (SSD MED/50).
  • Integrazione dei contenuti curriculari MED/50 secondo le direttive della International Federation of Dental Hygienists (IFDH) e della European Dental Hygienists Federation (EDHF).
  • Documento della Commissione Nazionale dei Corsi di Studio in Igiene Dentale “Il tirocinio pratico nei corsi di laurea in igiene dentale” per l’armonizzazione nazionale degli obiettivi formativi professionalizzanti.

In particolare ogni anno la Commissione tiene conto del parere delle AMR e, da quest’anno, dell’Ordine dei TSRM e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e delle Prevenzione (2), in odo che le funzioni e le competenze che caratterizzano la figura professionale dell’Igienista Dentale siano descritte in modo adeguato e costituiscano quindi una base chiara per definire i risultati di apprendimento attesi.

Viene anche chiesto se si considerano i risultati di apprendimento attesi specifici e quelli generici previsti dall’ordinamento coerenti con le esigenze professionali, in modo che la preparazione dei laureati risponda ai più ampi bisogni della società e del mercato del lavoro (domanda di formazione).

Si può intuire come queste considerazioni siano fondamentali, al di là del doveroso rispetto della normativa e delle procedure molte volte impegnative e poco chiare.

Uno sviluppo indubbiamente complesso e articolato ma che certo comprende, tra i suoi elementi importanti, il richiamo a una più stretta connessione tra sistema accademico e realtà professionali.

In conclusione, la formazione dell’igienista dentale richiede, così come per le altre professioni sanitarie, un continuo monitoraggio dei contenuti educativi del corso per tenere il passo con i bisogni presenti e futuri dei sistemi di assistenza sanitaria e le consultazioni con le organizzazioni rappresentative della professione sono un tassello importante di questo processo in continua evoluzione.

Riferimenti

1. D.M. 270/2004, art. 11, comma 4; GU serie generale n.266 del 12/11/2004.
2. Legge 3/2018, art. 4; GU serie generale n. 25 del 31/01/2018.