L’igienista dentale e l’ordine

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Dal 1° luglio 2018, per circa 250 mila professionisti di diciassette professioni sanitarie è fatto obbligo di iscriversi ai rispettivi albi che compongono il nuovo “Maxi-Ordine”. Infatti, ai sensi della Legge 3/2018, quella che era la Federazione Nazionale dei Collegi Professionali dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica si è trasformata in Ordine: l’Ordine delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (Ordine TSRM-PSTRP), che comprende professionisti sanitari dell’area tecnica, della riabilitazione e della prevenzione, alle quali, oltre ai TSRM si uniscono gli Assistenti Sanitari.

La Legge Lorenzin (L. 3/2018), che ha permesso la costituzione di questo nuovo Ordine dei TSRM-PSTRP, è frutto di un lungo percorso politico e giuridico iniziato nel 1994 che ha consentito a tutte le professioni sanitarie di veder giustamente valorizzato il proprio ruolo sanitario e ottenere equità sociale tra gli operatori impegnati per la salute del cittadino.

Questo percorso ha portato alla definizione dei rispettivi profili professionali, ha sancito la piena e diretta responsabilità di ogni professionista sanitario, ha tutelato le competenze aprendo una nuova fase storica dello sviluppo professionale. Il raggiungimento della riforma ordinistica in sanità con l’istituzione degli albi per le professioni è stata una grande conquista. Per la maggior parte delle professioni dell’area Comparto Sanitaria è iniziata una nuova fase, con un diverso compito rispetto al passato, quello di essere organismo sussidiario dello stato nel processo di riforma a tutela del cittadino e a garanzia della qualità delle cure.

A questi traguardi hanno contribuito anche le Associazioni maggiormente rappresentative riconosciute dal Ministero come AIDI, e successivamente anche i RAMR (Rappresentanti indicati dalle Associazioni scientifiche Maggiormente Rappresentative) che tanto lavoro hanno dedicato alla valutazione delle domande di preiscrizione per l’iscrizione all’albo dei professionisti.

Ordine e albo danno rappresentanza e visibilità politica nelle istituzioni, consentono risorse certe, permettono argini all’abusivismo professionale.

Gli Albi territoriali e la relativa Federazione nazionale avranno:

  • maggiori mezzi a disposizione per la lotta contro l’abusivismo professionale che, combinati con l’inasprimento delle pene contro lo stesso reato previsto dall’art. 12 della legge 3/2018, contribuiranno alla riduzione o eliminazione di queste anomalie;
  • maggiori strumenti (e risorse) a disposizione per la promozione della professione, sia verso i cittadini che verso le istituzioni, vista la presenza obbligatoria di rappresentanti degli Ordini in organi istituzionali come il Consiglio Superiore di Sanità;
  • maggiori strumenti e risorse a disposizione per la difesa della Professione; si potrà intervenire con maggiore forza su molti problemi del quotidiano come i professionisti sottopagati da alcune strutture private, le carenze formative e culturali in alcune aziende sia private sia pubbliche e l’immagine distorta e parziale di alcune professioni sanitarie e socio-sanitarie.

Non un semplice adempimento burocratico, ma una svolta che consentirà tra l’altro di censire per la prima volta i professionisti abilitati a operare nel Sistema sanitario e sul mercato della libera attività.

Ordini professionali

Sono gli enti il cui compito precipuo è la tutela dei cittadini riguardo a prestazioni professionali che, essendo di tipo intellettuale, non sono sempre valutabili secondo standard normativi rigorosi. Hanno il compito di garantire la qualità delle prestazioni erogate e la congruità degli onorari applicati.

Albo professionale

È un registro in cui sono raccolti i nomi e i dati di tutte le persone abilitate a esercitare una professione regolamentata dalla legge. Le leggi statali impongono l’obbligo di iscrizione all’ albo, per poter svolgere l’attività di igienista dentale, in quanto entrano in gioco la salute e la sicurezza dei cittadini.

Commissioni d’Albo

Sono organi di tipo collegiale a cui è affidato l’autogoverno delle rispettive professioni e spetta a un numero minimo di 5 rappresentanti (stabilito in base al numero di iscritti totali all’albo) esercitare il potere disciplinare, cioè:

  • proporre al Consiglio direttivo dell’Ordine l’iscrizione all’albo del professionista;
  • rappresentanza istituzionale, promozione professionale e di progresso culturale, mediazione fra iscritti e/o persone esterne, tutto nel rispetto dell’integrità funzionale dell’Ordine;
  • adottare e dare esecuzione ai provvedimenti disciplinari nei confronti di tutti gli iscritti all’albo e tutte le altre disposizioni di ordine disciplinare e sanzionatorio contenute nelle leggi e nei regolamenti in vigore;
  • esercitare le funzioni gestionali comprese nell’ambito delle competenze proprie, come individuate dalla legge e dallo statuto;
  • dare il proprio concorso alle autorità locali nello studio e nell’attuazione dei provvedimenti che comunque possano interessare la professione.

In conclusione, si può affermare che la ragion d’essere di un Ordine Professionale è duplice: da un lato, tutelare gli iscritti e dall’altro, proprio attraverso la difesa della professionalità, tutelare la collettività.