Italia e AIDI protagonisti al simposio internazionale sull’igiene dentale ISDH 2022 a Dublino

In un clima di entusiasmo e di grande confronto professionale con colleghi provenienti da ben 30 paesi del mondo, si è svolto a Dublino, al Dublin Convention Center, il XXIII International Symposium on Dental Hygiene (ISDH), l’evento  più importante per noi igienisti dentali organizzato dalla Federazione Internazionale (IFDH), di cui AIDI è membro ufficiale per l’Italia dal 1989. L’obiettivo del simposio è stato approfondire il ruolo che gli igienisti dentali svolgono come fornitori di assistenza sanitaria primaria, attraverso l’esplorazione di approcci basati sull’evidenza ed esporre le ultime ricerche nel campo dell’igiene orale. Il Convegno è stato preceduto dal Business Meeting dell’House of Delegates IFDH dei giorni 8, 9 e 10 agosto, dove AIDI si è aggiudicata il primo posto nell’Impact Awards tra le Medium Association sponsorizzato da Colgate, premio vinto per il miglior programma di salute orale in occasione dell’organizzazione della “Giornata Nazionale dell’Igienista dentale”.

La cerimonia inaugurale del Simposio ha previsto l’emozionante sfilata di tutti i paesi membri con le rispettive bandiere accolti dal board dell’IFDH; a rappresentare l’Italia c’erano le dottoresse Antonia Abbinante ed Enrica Scagnetto. L’evento è proseguito con le sessioni scientifiche in cui sono stati affrontati diversi temi: la pandemia da Covid-19, la sanità odontoiatrica nel settore pubblico, la salute orale nel paziente diabetico, oncologico e pediatrico. Il lavoro che ha rappresentato l’Italia e AIDI come Associazione Tecnico Scientifica Italiana è stato presentato dal dottor Simone Sevi con la relazione: “Action of 8% arginine-based toothpastes on the adhesion of bacterial biofilm to dentinal surfaces: in vitro study”, inserita nella categoria scientific session.

Per la sessione Poster l’Italia è stata presente con tre interessanti lavori dal titolo rispettivamente: “Colon-rectal carcinoma, fusobacterium nucleatum and periodontal disease, what correlations?” (A. Antonacci, A. Abbinante, M. T. Agneta, C. Bizzoca, L. Vincenti, G. Orrù, G. Fava), “PPE in Covid-19 epoch and psychophysical health status of health professionals” (V. De Benedittis, A. Abbinante, A. Antonacci, M.T. Agneta e A. De Nichilo) e “Oral cavity and endometriosis: interdisciplinarity in the interception and management of the pathology” (M. T. Agneta, A. Abbinante, E. Scagnetto, V.G. Rò, F. Seri, A. Bortolami, E. Mazza, L. Ghianda, M. Orlandi, P. G. Signorile e F. D’aiuto). Su quest’ultimo  argomento, AIDI nell’ambito del concorso internazionale “Social responsibility: improving oral health worldwide – Empowering women: gracing our faces with healthy smiles”, con l’obiettivo di  rendere le donne più consapevoli della propria salute orale,  ha presentato un progetto dal titolo” Women and endometriosis. Rediscovering the smile in illness” (M. T. Agneta, A. Abbinante, E. Scagnetto, V.G. Rò, F. Seri, A. Bortolami, E. Mazza, L. Ghianda, M. Orlandi, P. G. Signorile, F. D’aiuto). 

In entrambe le giornate congressuali si sono tenute sessioni di presentazione e workshop di aziende leader del settore tra cui le relazioni della professoressa Gianna Maria Nardi sulla demineralizzazione dello smalto e l’approccio mininvasivo del V-vardis e della dottoressa Drivas, che ha presentato il trattamento di casi clinici con tecniche mininvasive. Non sono mancati i momenti di scambio culturale con colleghi provenienti da tutto il mondo. La contaminazione delle idee e lo scambio di opinioni che si sviluppa in queste occasioni arricchiscono molto il bagaglio scientifico e umano di ogni professionista che si approccia a questo tipo di eventi. In particolare c’è stato modo di discutere con colleghi della Corea del Sud, India, Stati Uniti e Irlanda sulle tematiche inerenti il nostro lavoro, come le differenze tra le varie modalità di esercizio della professione o gli strumenti e le tecniche maggiormente impiegati nei vari paesi. Inoltre, passando in rassegna i lavori presentati nelle varie sessioni scientifiche, diventa doveroso riflettere sul grande potenziale che l’Italia ha in termini di ricerca scientifica e quanto sia importante far valere questi valori a livello internazionale, grazie anche al ruolo sempre più importante della nostra associazione. La bellissima esperienza maturata durante questo convegno è stata arricchita dalla possibilità di visitare la città di Dublino: dalla St. Patrick’s Cathedral, alla biblioteca del prestigioso Trinity College passando per la National Library. Ora non resta che attendere il prossimo evento che si svolgerà a Seoul in Corea nel 2024, con la nuova presidente IFDH, la neoeletta Wanda Fedora (Canada), e nel 2026 a Milano. Sarà infatti l’Italia, tra meno di 4 anni, a ospitare i colleghi di tutto il mondo. Nel frattempo ci mettiamo al lavoro: a presto!