Parliamo ancora di integrazione e supplementazione

integrazione e supplementazione

Abbiamo iniziato a considerare un protocollo per il paziente ansioso a base di più integratori e abbiamo descritto la loro possibilità di somministrazione.
Ora, approfondendo ciascun rimedio, potremo capire a fondo perché usare questi rimedi, che assolutamente sono solo alcuni nel vastissimo mondo degli integratori. Una volta approfondita la materia, ogni professionista potrà poi, con cognizione di causa, assemblare e proporre l’integratore che riterrà opportuno.

La scelta dei tre rimedi Scutellaria (Racemis serenità), Resource Remedy e olio essenziale di lavanda vera o arancio dolce è strettamente personale, e nel mio caso dettata esclusivamente dall’esperienza clinica sviluppata negli anni; durante i quali mi sono dedicato alla scoperta, intesa come scoperta personale, di questo vastissimo mondo.
Invero il grande lavoro è stato di portare rimedi e conoscenze millenarie nella pratica clinica odontoiatrica.

Racemis serenità

Racemis serenità è un preparato naturale a base di due specie di Scutellaria (Scutellaria lateriflora L. e Scutellaria baicalensis Georgi) e di succo d’uva concentrato (Vitis vinifera), in grado di apportare sollievo nelle situazioni di stati ansiosi e depressivi.
Racemis svolge la sua azione su due livelli, il primo agendo come ansiolitico e sedativo sul sistema nervoso centrale e verso i circuiti dei neurotrasmettitori deputati alla regolazione del tono dell’umore, il secondo agendo come tonico migliorando lo stato di salute generale dell’organismo.
I componenti principali della Scutellaria lateriflora L. e Scutellaria baicalensis Georgi sono: eritrosidi flavonoidici tra cui baicalina e baicaleina, iridoidi, cumarine, polifenoli terpeni, tannini.
Costituenti principali dei semi del vinacciolo vitis vinifera sono polifenoli e antocianisidi. Ha attività vasoprotettrice, astringente, antispasmodica, decongestionante pelvica, nutritiva emolliente, lubrificante veicolante.
Indipendentemente dai fitomplessi contenuti in Racemis Serenità, questo prodotto è utilizzato in studio per la sua efficacia, praticità e il buon sapore apprezzato dal paziente. Il gusto e la rapidità d’effetto sono i motivi principali che ha portato questo rimedio ad essere inserito in questo protocollo.

Racemis svolge la sua azione su due livelli: come ansiolitico e sedativo e come tonico

Floriterapia

Prima di iniziare a parlare di Resource Remedy credo sia utile dare un po’ di definizioni perché non stiamo parlando, come di consueto di fitoterapia ma di floriterapia.
La floriterapia è la terapia proposta dal medico gallese E. Bach (1886-1936), secondo il quale le essenze di alcuni fiori selvatici sono in grado di riequilibrare le emozioni umane portando così beneficio anche all’organismo. Questa è la definizione più esplicativa sulla floriterapia. È importante ricordare che dal 2015 i floroterapici rientrano nella categoria degli integratori, ma ancora più importanti a mio avviso sono le parole del creatore di questa terapia. Bach disse: «Non occorre alcuna conoscenza scientifica per potere usare i concentrati di fiori. Chi voglia ricavare il massimo vantaggio da questo dono di Dio deve mantenerli nella loro originaria purezza, immuni da ogni teoria e considerazione scientifica, poiché nella natura tutto è semplice».
Le “essenze” vegetali introdotte da Bach possono indubbiamente contribuire alla profilassi delle malattie organiche, ma assolutamente non sostituirsi alle altre terapie, agendo esse sullo stato emozionale ed è per questo motivo che un rimedio come Resource Remedy è proponibilissimo nel nostro caso. Il sistema ideato da Bach può essere visto come una guarigione attraverso la riarmonizzazione della coscienza, cioè esso ripristina un contatto armonico con la nostra totalità, con la nostra reale fonte di energia, che nell’ansia e nella paura vengono alterati portandoci verso uno squilibrio emozionale che porta a conseguenze fisiche.
Come agisce un’essenza in base alla teoria di Bach? Poiché essa vibra secondo la stessa frequenza energetica armonica che avrebbe avuto il suo corrispondente concetto spirituale, se questo non fosse stato disarmonicamente distorto o rallentato; l’essenza con la sua frequenza armonica ripristina l’equilibrio attraverso la sua risonanza vibratoria. Questi sono concetti difficili da comprendere per chi arriva dagli studi di medicina moderna, ma se si hanno basi di medicina tradizionale, qualunque essa sia, sono di facile comprensione.
Il concetto di partenza della floriterapia rimane quello olistico cioè: cura il malato e non la malattia.

Fiori di Bach

I fiori di Bach sono 38 e ogni rimedio è contraddistinto da un numero e dal nome inglese del fiore. Durante le sue ricerche Bach scoprì a mano a mano i fiori e li divise in una prima serie che chiamò i 12 guaritori, poi successivamente ne identificò altri che chiamò i 7 aiutanti, e poi completò il quadro terapeutico con altri fiori che chiamò i 19 spirituali. Possiamo trovare anche una divisione di 16 rimedi tipo (adatti ai tratti caratteristici della personalità) e 22 rimedi aiuto (adatti ai problemi più contingenti).

Resource Remedy

Il Resource Remedy non è un fiore, ma l’unica miscela già preparata di cinque fiori (Clematis, Impatiens, Rock Rose, Cherry Plum e Star of Bethlehem) messa a punto per tutte quelle piccole o grandi situazioni di emergenza e da usare quando è richiesto un intervento immediato, dove non è possibile scegliere con calma il rimedio. Ha un effetto calmante immediato in ogni situazione di stress, o quando si ha bisogno di aiuto se sopraffatti da una varietà di problemi o emozioni (per esempio cattive notizie, paure, esperienze particolarmente stressanti, stati d’ansia improvvisi, tensioni, piccoli incidenti, stress momentanei); insomma è un rimedio di emergenza, e come tale va usato. Appunto per i sudetti motivi ho inserito Resource Remedy nel protocollo.
Continueremo questo discorso con una descrizione dei fiori e termineremo con gli oli essenziali portandovi così, spero, ad un consapevole uso del protocollo che adotto.

Bibliografia

  1. Calabria E. Fiori di Bach in odontoiatria. Romagnano al Monte (SA): Booksprint Edizioni; 2013.
  2. Bigio B. Fiori di Bach e benessere interiore. Milano: Tecniche Nuove; 2006.
  3. Scheffer M. Terapia con i fiori di Bach. Palermo: Nuova IPSA editore; 1997.
  4. Pedretti M. Chimica e farmacologia delle piante medicinali. Milano: Studio Edizioni; 1983.
  5. Campanini E. Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. II ed. Milano: Tecniche Nuove; 2004.
  6. Rossi M. Tinture madri in fitoterapia. Milano: Studio Edizioni; 1992.

Antocianosidi
Hanno attività antiossidante e antiradicalica, e possono trovare utile impiego in medicina.
Cumarine
L’azione farmacodinamica più importante è quella del dicumarolo, che rende il sangue incoagulabile (è vitamina K antagonista). Nel mondo vegetale si possono trovare le cumarine in forma sia libera sia glicosidica, cioè legate come aglicone a una parte zuccherina. La grande eterogeneità strutturale di queste sostanze riflette la loro altrettanto ampia attività farmacologica e terapeutica.
Eritrosidi flavonoidici
Sono sostanze che liberano zucchero e flavonoidi. Costituiscono un ampio gruppo di oltre 4000 composti. Dotati d’interessante proprietà biologica, dovuta all’alto contenuto di vitamina P (che ha effetto capillarotropo), hanno azione diuretica e antispasmodica.
Iridoidi
Sono una classe di metaboliti secondari che si trovano in una grande varietà di piante e in alcuni animali, hanno svariate valenze fisiologiche. Sono monoterpeni biosintetizzati a partire dall’isoprene e sono spesso intermedi nella biosintesi di alcaloidi. Sono tipicamente presenti nelle piante come glicosidi, spesso legati al glucosio.
Polifenoli
Costituiscono un gruppo eterogeneo di sostanze naturali, particolarmente note per la loro azione positiva sulla salute umana, non a caso, talvolta vengono indicati come vitamina P.
Tannini
Hanno proprietà molto varie; esplicano azione astringente, vasocostrittrice, emostatica, antibiotica, antivirale, antifungina, antinfiammatoria e antidiarroica.
Terpeni
Terpeni (o idrocarburi monoterpenici), idrocarburi insaturi, aciclici o ciclici, di formula generale (C5H8)x, con x≥2, largamente diffusi, insieme ai loro derivati, nelle piante. Sono energizzanti, tonificanti e antisettici.