Possiamo trovare la Piantaggine in molti collutori e ancor più in preparati galenici come vulneraria. É il componente di uno dei miei collutori preferiti e, sarà interessante vedere cosa dice la scienza al riguardo. Partiamo col dire che quasi tutti gli articoli che ho visionato iniziano con l’esaltare il fatto che la Piantaggine é in uso nella medicina tradizionale da centinaia di anni e, come tutti i fitoterapici, vanta una storia clinica di numerosi secoli. Mi dispiace per i sostenitori della medicina allopatica, ma questo é un gap che non potranno mai colmare. Di conseguenza gli effetti avversi delle piante sono ben noti, cosa che non possiamo assolutamente affermare per i farmaci di sintesi. Dopo aver spezzato questa lancia a favore delle terapie naturali, vediamo cosa abbiamo trovato di interessante al riguardo. L’uso delle erbe medicinali per prevenire le malattie gengivali e parodontali é diventato sempre più popolare grazie alle loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Cito questa revisione sistematica, che mira a fornire la letteratura attuale per convalidare l’uso tradizionale delle erbe medicinali nella gestione delle malattie gengivali e parodontali. Questa revisione atta ad indicare che la proprietà antibatterica delle piante medicinali é dovuta alla loro natura alcalina e previene la formazione di placca e tartaro mantenendo l’equilibrio acido-alcalino nella saliva. Conclude affermando poi: L’azione antinfiammatoria, antiossidante, antibatterica e astringente degli estratti ottenuti da varie parti di piante medicinali li rende efficaci nel ridurre le malattie gengivali e parodontali. La medicina erboristica può rappresentare una valida alternativa ai prodotti farmaceutici contemporanei come coadiuvante nelle procedure di detartrasi e levigatura radicolare (1).
Più generica, ma altrettanto interessante quest’atra revisione della letteratura, che esalta le varie attività benefiche della Piantaggine: i benefici medicinali della Plantago major sono riconosciuti in tutto il mondo da centinaia di anni. Questa pianta contiene una serie di costituenti chimici efficaci tra cui flavonoidi, alcaloidi, terpenoidi, derivati dell’acido fenolico, glicosidi iridoidi, acidi grassi, polisaccaridi e vitamine che contribuiscono a esercitare specifici effetti terapeutici. Di conseguenza, gli studi hanno scoperto che Plantago major é efficace come guaritore delle ferite, nonché come agente antiulcerativo, antidiabetico, antidiarroico, antinfiammatorio, antinocicettivo, antibatterico e antivirale. Combatte anche la stanchezza e il cancro, é un antiossidante e uno spazzino dei radicali liberi. Questo articolo fornisce una revisione dei benefici medicinali e dei costituenti chimici della Plantago major pubblicati su riviste dal 1937 al 2015 disponibili su PubMed, ScienceDirect e Google Scholar (2). Le attività farmacologiche dovute al suo potere antiossidante e di eliminatore dei radicali liberi; l’ossidazione é i radicali liberi sono dei veri nemici di tutti i tessuti umani, anche l’effetto antinfiammatorio é sempre riportato negli articoli. Sostanze presenti e estraibili del Plantago sono, ad esempio, acido α-linolenico (α-LNA) e gli acidi triterpenici, acido ursolico e acido oleanolico, queste tre sostanze sono inibitorie della cicloossigenasi-2 (COX-2)(3). La proprietà antinfiammatoria di Plantago é stata verificata anche in studi in vitro, perché la pianta produce numerose sostanze chimiche ad attività antinfiammatoria ed analgesica. Queste sostanze esaltano il loro effetto nell’utilizzo del trattamento delle infiammazioni del cavo orale e della gola come riportato nella medicina popolare. In vitro, invece, é stato esaminato il potenziale antiossidante dell’estratto idro-etanolico principale di Plantago ed é stata valutata la sua azione protettiva contro lo stress ossidativo indotto da t-BOOH (tert-butil idroperossido). L’estratto ha mostrato una significativa attività di scavenger dei radicali liberi, inoltre ha dimostrato una protezione delle membrane dall’ossidazione dei lipidi. Questi risultati contribuiscono alla comprensione dei benefici per la salute attribuiti a Plantago major (4). Gli studi mostrano che gli effetti sinergici sia dei polifenoli che dei composti idrosolubili (possibilmente polisaccaridi) sono responsabili delle attività antinfiammatorie delle foglie di Plantago Major (5).
La piantaggine contiene una serie di costituenti chimici efficaci tra cui flavonoidi, alcaloidi, terpenoidi, derivati dell’acido fenolico, glicosidi iridoidi, acidi grassi, polisaccaridi e vitamine che contribuiscono a esercitare specifici effetti terapeutici
Un altro studio ci dice che: in generale, gli estratti di piantaggine esaminati hanno mostrato un’attività di inibizione della produzione di PGE2 (prostaglandine ha origine dalla fosfolipasi A2 che degrada i fosfolipidi di membrana in acido arachidonico e aumenta l’espressione della ciclossigenasi di tipo 2). Si può evidenziare che Plantago altissima e Plantago Major hanno esercitato l’effetto più forte sia sulla produzione di PGE2 che sulla relativa espressione genica. Ma l’analisi PCA non ha mostrato alcun raggruppamento evidente, il che implica che diversi meccanismi d’azione sono responsabili di ciascuna attività del campione. Nella maggior parte dei casi, é stata trovata una correlazione positiva tra il contenuto di apigenina (l’apigenina é un flavonoide con forte attività antinfiammatoria) e acido ursolico (l’acido ursolico é un idrossiacido triterpenico pentaciclico che ha dimostrato numerosi effetti benefici sull’organismo tra cui: un effetto antitumorale, apoptoico, inibitorio di IL 2) e la soppressione della produzione di PGE2 e dell’espressione dei geni correlati (6). Si evidenzia che i fitocomposti contenuti nella Piantaggine hanno come principale bersaglio i processi dell’infiammazione secondaria. Come, però, dico sempre i fitocomplessi contengono una quantità innumerevole di molecole fisiologicamente attive che posseggono altre attività farmacologiche. Inoltre i fitocomplessi hanno una azione nutritizia delle cellule e difficilmente hanno azione citotossica verso cellule differenziate. Personalmente uso la piantaggine in tutte le affezioni di gola con particolare attenzione in quei casi dove la tosse é presente. Come sempre, non mi stancherò mai di dirlo, i miei articoli vogliono essere punto di riflessione e spunto; una base per incuriosirvi e approcciarvi alla fitoterapia e all’integrazione, unica via per noi igienisti dentali per poter agire sui nostri pazienti a livello sistemico senza fare abuso di professione. Visto che non l’ho ancora fatto, vi ringrazio di cuore della vostra attenzione verso i miei articoli.
SCHEDA TECNICA
Plantago lanceolata L.
Utilizzo:
in fitoterapia per le sue proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, viene usata anche come cicatrizzante ad uso esterno.
Costituenti principali:
glucosidi iridoidi, flavonoidi, mucillagini, acido silicico, tannini.
Proprietà:
antinfiammatoria, bechica cioé in grado di alleviare la tosse, vulneraria cioé cicatrizzante, antiallergica, antimicrobica.
Indicazioni farmacologiche: flogosi delle mucose orofaringee, ulcerazioni; viene usata come cicatrizzante. Ha un effetto lenitivo e ricoprente degli epiteli, ha un’effetto leggermente sedativo dovuto alla presenza all’iridoide aucubina.
Posologia:
TM 30 gocce tre volte al dì, per infusione due cucchiaini di droga in tazza per 10 minuti.
Effetti secondari:
la piantaggine non ha effetti tossici alle dosi consigliate.
Bibliografia
- Mohan Kumar Pasupuleti , Raghavendra R Nagate , Saad M Alqahtani , Gautami S Penmetsa , Sruthima N V S Gottumukkala, K S V Ramesh. Role of Medicinal Herbs in Periodontal Therapy: A Systematic Review. J Int Soc Prev Community Dent. 2023 Feb 27
- Muhammad Bahrain Adom , Muhammad Taher , Muhammad Fathiy Mutalabisin , Mohamad Shahreen Amri , Muhammad Badri Abdul Kudos , Mohd Wan Azizi Wan Sulaiman , Pinaki Sengupta , Deny Susanti . Chemical constituents and medical benefits of Plantago major. Review Biomed Pharmacother. 2017 Dec:96:348-360.
- A Stenholm , U Göransson, L Bohlin. Bioassay-guided supercritical fluid extraction of cyclooxygenase-2 inhibiting substances in Plantago major L. Phytochem Anal. 2013 Feb;24(2):176-83.
- Joyce C Mello , Mariano V D Gonzalez , Vivian W R Moraes, Tatiana Prieto , Otaciro R Nascimento , Tiago Rodrigues . Protective Effect of Plantago major Extract against t-BOOHInduced Mitochondrial Oxidative Damage and Cytotoxicity. Molecules. 2015 Sep 25;20(10):17747-59.
- Muhammad Zubair, Cecilia Widén, Stefan Renvert, Kimmo Rumpunen . Water and ethanol extracts of Plantago major leaves show anti-inflammatory activity on oral epithelial cells. J Tradit Complement Med. 2018 Aug 17;9(3):169-171.
- Tatjana Majkić , Kristina Bekvalac , Ivana Beara. Plantain (Plantago L.) species as modulators of prostaglandin E2 and thromboxane A2 production in inflammation. J Ethnopharmacol. 2020 Nov 15:262:113140 doi: 10.1016