Preparati naturali come adiuvanti nella terapia parodontale

Sin da quando ho iniziato a studiare e a dedicarmi alla fitoterapia e all’integrazione in odontoiatria mi sono sempre imbattuto in prodotti non creati specificamente per il settore, che poi ho dovuto studiare e adattare alle problematiche odontoiatriche.

In questo caso è diverso: l’integratore descritto è stato studiato appositamente per il nostro campo anche se, trattandosi di un fitopreparato che racchiude dei fitocomplessi, limitarne l’azione al campo odontoiatrico è estremamente riduttivo.

Integrare il paziente con piante che vanno ad adiuvare le funzioni fisiologiche di remineralizzazione e formazione del collagene diventa primario in tutti quei casi dove si ha gengivite e parodontite. È esattamente questo ciò che fanno le piante descritte più avanti. Andranno a fornire i nutrimenti necessari, e in parte anche a contrastare il processo infiammatorio cronico che è la causa della distruzione dei tessuti ossei e mucosi della cavità orale. Abbiamo già parlato innumerevoli volte della Myrciaria dubia, che anche in questo caso è il fitocomplesso principale dell’integratore insieme ad altri fitocomplessi che di seguito verranno descritti. Quindi gli ingredienti dell’integratore sono: Camu Camu (Myrciaria dubia McVaugh) frutto ES titolato al 50% in Vitamina C, Centella (Centella asiatica L.) parti aeree ES, Equiseto (Equisetum arvense L.) parti aeree ES Zinco Acetato. Descriverne le caratteristiche e riportare i riferimenti bibliografici a questo punto diventa la parte fondamentale per poterne capire l’effetto fisiologico e convalidarne almeno in fase teorica l’efficacia. Quindi la descrizione diventa d’obbligo.

Camu Camu

Il Camu Camu (Myrciaria dubia McVaugh) è un arbusto alto 2-3 metri diffuso in tutta l’Amazzonia peruviana e nella parte orientale di quella brasiliana. È presente soprattutto nelle aree inondate, vicino ai grandi fiumi, in quelle definite normalmente «agaujales». Il frutto del Camu Camu contiene una tra le più elevate concentrazioni di Vitamina C presente in natura, infatti questa può arrivare a valere il 2-3% in peso dell’intero frutto. La vitamina C non è comunque il solo nutriente di cui è ricco questo frutto. Contiene aminoacidi ad azione energizzante come la serina, la valina, la leucina e un’elevata concentrazione di bioflavonoidi. Rispetto a un’arancia, per esempio, contiene dalle 30 alle 60 volte la concentrazione di Vitamina C (1650-3300 mg per 100 g) (1).
Alcuni lavori scientifici hanno dimostrato che la somministrazione di Vitamina C migliorava la sintesi del collagene, elemento onnipresente nel parodonto (2), e per questa sua caratteristica il fitocomplesso è stato inserito nel preparato.
I principi attivi del Camu Camu oltre l’acido ascorbico e ovviamente il pentaidrossi-3-flavonolo o vitamina C2 sono: acido citrico, beta carotene, calcio, ferro, potassio, niacina (vit.B3), fosforo, riboflavina (Vitamina B2), tiamina (Vitamina B1), leucina, valina, proteine, flavonoidi, antociani.
Questo frutto ha proprietà astringenti, antiossidanti, antinfiammatorie, emollienti e nutritive.

Centella asiatica

La Centella asiatica (L) Urban è un’erba perenne stolonifera appartenente alla famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere). È una pianta snella e strisciante, originaria di paesi quali: lo Sri Lanka, il Madagascar, il Sudafrica e la Malaysia. La Centella asiatica è stata citata nell’antica medicina tradizionale cinese circa 2.000 anni fa e nella medicina ayurvedica indiana circa 3.000 anni fa. I cinesi hanno prescritto le foglie nella cura della leucorrea e della febbre tossica, mentre in India questa pianta è usato per trattare varie malattie quali: asma, bronchite, catarro gastrico, problemi ai reni, lebbra, leucorrea, malattie della pelle e uretrite.
Si ritiene che l’attività della Centella asiatica sia dovuta, oltre all’olio essenziale e ai fitosteroli e polifenoli, anche a svariati costituenti saponinici, che stimolano nell’uomo la produzione di collagene (3). È nel suo ruolo di controllo, di regolazione, di orientazione specifica sulla sintesi del collagene che la Centella si distingue (3). Inoltre, la presenza della frazione triterpenica (asiaticoside, acido asiatico e madecassoside) contenuta nella pianta, esercita un’azione protettiva sulle pareti dei vasi sanguigni con una riduzione significativa dello stato edematoso dei pazienti trattati. In particolare, l’asiaticoside-D modula l’azione dei fibroblasti con aumento della sintesi del collagene (4).
Studi in vitro e in vivo hanno mostrato importanti benefici per la salute come attività antidiabetiche, cicatrizzanti, antimicrobiche, potenzianti della memoria, antiossidanti e neuroprotettive (5).

Equiseto

L’Equiseto (Equisetum arvense L.), conosciuto anche con il nome popolare di “coda cavallina”, è una piccola pianta erbacea che cresce spontanea, predilige luoghi umidi e freschi, infatti l’appellativo “arvense” è riconducibile alla sua presenza in aree campestri. È tra i vegetali più primitivi presenti sulla terra, appartenente al phylum delle Pteridofite, piante vascolari con ciclo riproduttivo imperfetto, da cui si originano spore.
L’equiseto è ricco di sali minerali (circa il 20%), tra cui spiccano il silicio, potassio e calcio, per cui è utilizzato per le proprietà remineralizzanti necessarie ai tessuti e alle ossa. Sono presenti in quantità apprezzabili anche dei flavonoidi, delle saponine e degli acidi organici, mentre in minore concentrazione si trovano anche alcaloidi, acidi polienici, fitosteroli, tannini e olio essenziale. L’equiseto è conosciuto fin dai tempi dei romani per le sue proprietà diuretiche e drenanti che sono ascrivibili soprattutto alla presenza del potassio, ai composti flavonoidici e alle saponine (in particolare all’equisetonina). L’equiseto è un capillaroprotettore per l’azione astringente sui vasi sanguigni, per cui è suggerito nei casi di fragilità capillare; all’equiseto è riconosciuta anche un’apprezzabile azione antiossidante e antimicrobica dovuta principalmente ai flavonoidi e supportata dalla presenza dei tannini e della frazione terpenica. L’equiseto per le sue proprietà e la sua composizione minerale è conosciuto anche come “argilla vegetale”, per cui può essere anche applicato a livello topico per trattare edemi e mancanza di tonicità dei tessuti. Nelle applicazioni farmacologiche l’equiseto viene utilizzato nelle ematurie e nelle ipodiuresi associate a dismetabolie elettrolitiche, nelle patologie del tessuto connettivo, nelle infiammazioni perirenali e vascolari, negli squilibri dell’incorporazione del calcio; inoltre l’equiseto sembra avere un effetto negativo sull’osteoclastogenesi umana, che è in linea con il suo ruolo benefico in condizioni patofisiologiche associate a una maggiore attività osteoclastica e potrebbe suggerire una potenziale utilità per il trattamento con strategie di rigenerazione ossea (6).

Zinco

Lo Zinco acetato è una fonte di zinco, un importante minerale che protegge le cellule dallo stress ossidativo agendo come antiossidante; studi ne confermano l’azione in concomitanza con altri elementi antiossidanti (7), azione che coadiuva le funzioni del sistema immunitario per evitare il danneggiamento del DNA a favore della sintesi proteica.
Il fitopreparato

Il fitopreparato unisce al suo interno fitoterapici orientati alla corretta produzione di collagene e ad agevolare la remineralizzazione dell’osso, ma non solo: avendo azione negativa sulle cellule che distruggono l’osso ha una doppia azione, cioè quella di remineralizzare e di diminuire l’osteoclastogenesi, come si può evincere da quanto qui descritto e dai riferimenti bibliografici riportati. Il prodotto è studiato appositamente per i pazienti che soffrono di problemi gengivali e parodontali ed esplica tutte le sue funzioni ovunque entrino in causa le situazioni citate nella descrizione dei componenti. Cosa aggiungere? Per quanto riguarda la somministrazione, come accade in tutti quei casi in cui si usano gli integratori per adiuvare le terapie, si consiglia di raddoppiare o triplicare la dose.
Spero di incontrare sempre più preparati specificamente studiati per migliorare le nostre terapie, al fine di conseguire risultati salutistici migliori per i nostri pazienti, in minor tempo.

Bibliografia

1
Sarri S. Fitoterapia in igiene orale e odontoiatria. Ed. Ariesdue Carimate (Co); 2009. Pag. 48-49.

2
Lis DM, Baar K. Effects of Different Vitamin C-Enriched Collagen Derivatives on Collagen Synthesis. Int J Sport Nutr Exerc Metab. 2019 Sep 1;29(5):526-531.

3
Campanini E. Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. Tecniche Nuove Edizioni: Milano; 2004. Pag. 260.

4
Lee J, Jung E, Kim Y, Park J, Park J, Hong S, Kim J, Hyun C, Kim YS, Park D. Asiaticoside induces human collagen I synthesis through TGFbeta receptor I kinase (TbetaRI kinase)-independent Smad signaling. Planta Med 2006 Mar;72(4):324-8.

5
Udumalagala Gamage Chandrika, Peramune A A S Prasad Kumarab. Got Kola (Centella Asiatica): Nutritional properties and plausible health benefits. Adv Food Nutr Res 2015;76:125-57.

6
Costa-Rodrigues J, Carmo SC, Silva JC, Fernandes MHR. Inhibition of human in vitro osteoclastogenesis by Equisetum Arvense. Cell Prolif 2012 Dec; 45(6): 566–576.

7
Sinitsyna O, Krysanova Z, Ishchenko A, Dikalova AE, Stolyarov S, Kolosova N, Vasunina E, Nevinsky G. Age-associated changes in oxidative damage and the activity of antioxidant enzymes in rats with inherited overgeneration of free radicals. J Cell Mol Med Jan-Mar 2006;10(1):206-15.