Non solo videocamera: altri ausili visivi e dialoghi per comunicare

ausili visivi

Nel precedente fascicolo di Rivista Italiana Igiene Dentale è stata descritta l’importanza della videocamera riguardo alla comunicazione con il paziente, particolarmente per impostare la “simmetria informativa” tra quest’ultimo e l’igienista.

Non possiamo, tuttavia, supporre che la comunicazione con il paziente si svolga soltanto in chiave dimostrativa riguardo a quanto il paziente deve praticare come auto-assistenza. È praticamente la regola che tra paziente e igienista si svolga anche un dialogo, (apparentemente) informale, al quale, tuttavia, l’igienista deve essere perfettamente preparata, seguendo costanti schemi professionali e faticosamente ripetitivi.

Di questo argomento abbiamo precedentemente impostato le linee guida, secondo uno schema operativo di base, da approfondire dettagliatamente in numeri successivi.

Gli ausili visivi

Tornando alla videocamera ricordiamo, succintamente, come questo strumento rivesta grande valore riguardo alla didattica, e, conseguentemente, riguardo alla motivazione e alle tecniche con cui il paziente deve provvedere alla detersione dei denti. Infatti sia l’uso dello spazzolino che quello del filo e degli scovolini vanno mostrati al paziente con l’aiuto di questo fondamentale sussidio visivo.

Diciamo questo ricordando, oltre a ciò, la sempre troppo trascurata didattica riguardo alla pulizia della base della lingua. Mancando il supporto visivo della videocamera, tutta la didattica motivazionale è priva di quello che deve essere considerato lo strumento assolutamente primario e imprescindibile.

In altre parole, per brutali che possano apparire: se non si dialoga con il paziente supportati dalla videocamera, si corre davvero il rischio di non svolgere in modo compiutamente corretto tutto lo specifico dovere professionale dell’igienista. Non si deve, tuttavia, supporre, che la videocamera sia l’unico mezzo con il quale si possa spiegare ed insegnare al paziente ogni particolare didattico, in modo da suscitare la corretta e persistente motivazione. Occorre, infatti, tener presente altri due fattori di grande importanza:

  • in primo luogo più supporti visivi utilizzeremo e più convincente sarà il nostro risultato;
  • in secondo luogo sarà bene, anche in sedute successive, utilizzare vari strumenti esplicativi e didattici, in modo che il messaggio preventodontico sia ancorato a una maggiore quantità di supporti mnemonici per la realizzazione delle procedure operative che il paziente dovrà applicare.

Come esempio per noi fondamentale citiamo, quale integrazione esplicativa, un cartone animato, che può essere presentato al paziente con molti passaggi, sia al rallentatore che con numerose ripetizioni. Anche questo sussidio è molto utile per spiegare al paziente quanto si sta per intraprendere o, in alcuni casi, quanto è stato fatto.

SERVomobile
Fig. 1 – Per avere supporti dimostrativi audiovisivi è molto utile un servomobile attrezzato a questo scopo. Qui il Servico (SERVomobile Integrato per la Comunicazione: Guastamacchia 1995) che contiene gli strumenti fondamentali per questa funzione. Nella parte superiore domina il Servico, lo schermo di comunicazione con il paziente, mentre nei cassetti sono distribuiti i vari strumenti per comunicare.

Per disporre praticamente di supporti dimostrativi (audio)visivi, raggruppati in modo integrato, è stato per noi molto utile realizzare un servomobile appositamente attrezzato a questo scopo. Mi riferisco allo strumento denominato Servico, acronimo di SERVomobile Integrato per la Comunicazione che contiene gli strumenti fondamentali per questa funzione.

filmati e modelli
Fig. 2 – Filmati e modelli per educazione dentale per spiegare l’anatomia del dente, lo schema di un impianto, il trattamento di un caso parodontale eccetera.

Nella sua parte superiore domina lo schermo di comunicazione con il paziente, mentre nei cassetti sottostanti sono distribuiti i vari strumenti per comunicare, quali modelli in plastica, schemi a colori per educazione dentale, per spiegare l’anatomia del dente, i dettagli di un impianto, il trattamento di un caso parodontale e similari.

Fig. 3 L’igienista deve mostrare il set completo di scovolini, preferibili al filo e, successivamente, con l’aiuto della videocamera, deve evidenziare al paziente le differenti zone in cui usare gli scovolini, di progressivo spessore, senza mai danneggiare la gengiva nelle zone papillari.
Fig. 4 L’igienista deve sempre lavorare utilizzando costantemente la videocamera, disposta davanti al paziente, in posizione facile da osservare (freccia).

In questo modo molte nostre risposte-proposte sono documentate e avvalorate da immagini e supporti dimostrativi generici, fino a immagini direttamente riprese dalla bocca del paziente. Ricordiamo comunque, al riguardo, come immagini standard, sia pure estranee al paziente, siano sempre in grado di dare un’idea riassuntiva di come si presentano alcuni quadri fisiologici o, talora, situazioni patologiche frequenti e significative.

 

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