L’efficacia dei probiotici e della lattoferrina nel trattamento delle black stain: una revisione sistematica della letteratura

Nell'immagine un esempio di black stain nei denti posteriori.
Nell'immagine un esempio di black stain nei denti posteriori.
Scopo del lavoro:

Lo scopo di questa ricerca è condurre una revisione sistematica della letteratura scientifica per indagare l’efficacia dei probiotici e della lattoferrina nella prevenzione e nel trattamento delle black stain. La revisione intende offrire una sintesi dettagliata e imparziale delle conoscenze attuali, valutando se le evidenze disponibili siano sufficienti a confermare l’utilità di questi approcci terapeutici.

Materiali e metodi:

È stata eseguita una revisione sistematica della letteratura consultando diverse banche dati scientifiche, tra cui PubMed/MEDLINE, Embase e Cochrane. La metodologia adottata si è basata sul protocollo PRISMA 2020, che ha portato alla selezione di quattro articoli che rispettavano i criteri di inclusione definiti.

Risultati:

L’analisi della letteratura ha evidenziato che entrambi i trattamenti esaminati contribuiscono significativamente a ridurre la formazione delle black stain. La lattoferrina agisce sequestrando gli ioni ferro, responsabili della pigmentazione, mentre i probiotici supportano il riequilibrio del microbiota orale, creando un ambiente meno favorevole alla proliferazione dei batteri cromogeni. Le evidenze suggeriscono che la combinazione di lattoferrina e probiotici possa costituire un approccio innovativo e promettente nella gestione di questa condizione.

INTRODUZIONE

Le black stain rappresentano un problema estetico e clinico frequente in odontoiatria pediatrica e adolescenziale. Queste macchie dentali, spesso associate alla presenza di batteri cromogeni, si accumulano sulla superficie dei denti, causando discromie che possono influenzare negativamente l’autostima e la motivazione dei pazienti verso una corretta igiene orale (3, 4).

Negli ultimi anni, l’interesse verso approcci terapeutici alternativi ha portato all’esplorazione dell’uso di lattoferrina e probiotici in trattamenti combinati. La lattoferrina è una glicoproteina presente nel latte e in altri fluidi biologici, nota per le sue proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie. Essa agisce sequestrando ioni ferro, fondamentali per la crescita dei microrganismi, inclusi quelli responsabili delle black stain, riducendo così la colonizzazione batterica e promuovendo un equilibrio favorevole del microbiota orale (2).

Nell'immagine sotto un esempio di black stain nelle arcate anteriori (Partynia, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons)
Nell'immagine sotto un esempio di black stain nelle arcate anteriori (Partynia, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons)

I probiotici, invece, sono microrganismi vivi che apportano benefici alla salute dell’ospite modulando il microbiota. Ceppi come Streptococcus salivarius M18 e Lactobacillus reuteri hanno dimostrato un potenziale nella riduzione della placca batterica e nella prevenzione delle malattie parodontali. Tuttavia, nonostante le loro proprietà promettenti, la letteratura è carente riguardo all’uso combinato di lattoferrina e probiotici nel trattamento delle black stain (7).

L’obiettivo di questo studio è esaminare le evidenze disponibili sull’efficacia della lattoferrina e dei probiotici, sia come terapie singole che potenzialmente combinate, per il trattamento delle black stain.

MATERIALI E METODI

È stata condotta una revisione sistematica della letteratura utilizzando le banche dati PubMed/MEDLINE, Embase e Cochrane, seguendo il metodo PRISMA (6). La ricerca è stata completata il 18 ottobre 2024 e ha incluso le seguenti stringhe di ricerca (tab. 1):

Tab. 1
Tab. 1

Le stringhe di ricerca sono state elaborate utilizzando il protocollo PICO. I criteri di inclusione comprendevano (tab. 2, 3):

Tab. 2
Tab. 2
Tab. 3
Tab. 3

RISULTATI

Sono stati trovati un totale di 100 articoli, 42 per la prima stringa di ricerca e 54 per la seconda stringa. Il terzo quesito non ha avuto risultati su nessuna banca dati interrogata. Dopo l’eliminazione dei duplicati, sono stati analizzati 42 articoli per la lattoferrina e 48 per i probiotici. Di questi, quattro studi sono stati selezionati per la revisione dopo l’applicazione dei criteri di inclusione ed esclusione (tab. 4, 5). Nelle tabelle sottostanti vengono riportati gli articoli che sono stati inclusi nella revisione (tab. 6, 7):

Tab. 4 Tabella PRISMA della prima stringa di ricerca
Tab. 4 Tabella PRISMA della prima stringa di ricerca
Tab. 5 Tabella PRISMA relativo alla seconda stringa di ricerca
Tab. 5 Tabella PRISMA relativo alla seconda stringa di ricerca
Tab. 6
Tab. 6
Tab. 7
Tab. 7

Lattoferrina

Lo studio di Sangermano R. et al. (9) è di natura osservazionale e ha coinvolto soggetti affetti da black stain. Il protocollo prevedeva la somministrazione orale di due compresse di Lattoferrina (Lf) (contenenti 50 mg di Lf e 50 mg di D-Biotina) due volte al giorno, dopo un’accurata igiene orale. I risultati ottenuti dimostrano che la Lf rappresenta un trattamento efficace e innovativo per contrastare le black stain, in quanto è in grado di sequestrare l’eccesso di ioni ferro presenti nella saliva.

Nello studio di Rosa L. et al. (8) viene descritta complessità del microbiota orale e valuta l’efficacia della lattoferrina attraverso uno studio osservazionale, in cui sono state somministrate compresse di Lf due volte al giorno per un periodo di 90 giorni. I dati raccolti evidenziano che la disponibilità di ferro nella saliva è un fattore determinante per la formazione delle black stain. In particolare, la lattoferrina è in grado di chelare due ioni ferrici per molecola e di stabilire legami con superfici anioniche, dimostrando proprietà antiossidanti, batteriostatiche, battericide, anti-biofilm, anti-adesive, anti-invasive e anti-infiammatorie.

Probiotici

L’articolo di Gobbi E. et al. (5) analizza l’effetto inibitorio di due probiotici commerciali, Streptococcus salivarius M18 e Lactobacillus reuteri Prodentis, nei confronti dei microrganismi associati alle black stain. I risultati indicano che entrambi i probiotici sono in grado di ridurre la presenza dei patogeni correlati alle black stain, in particolare Aggregatibacter actinomycetemcomitans e Actinomyces naeslundii, in modo dipendente dalla dose. In dettaglio, Streptococcus salivarius M18 ha mostrato un’attività antimicrobica superiore rispetto a Lactobacillus reuteri Prodentis. Inoltre, Actinomyces naeslundii risulta meno suscettibile all’azione dei probiotici rispetto a Aggregatibacter actinomycetemcomitans. Questi risultati evidenziano la capacità dei probiotici di inibire la crescita di microrganismi associati alle black stain, suggerendo che tali ceppi potrebbero essere valutati per un uso terapeutico nel trattamento di questa condizione.

Nello studio randomizzato di Bardellini E. et al. (1) viene valutata l’efficacia del probiotico orale Streptococcus salivarius M18 nei bambini affetti da black stain. Sono stati coinvolti 58 bambini di età compresa tra 4 e 10 anni, suddivisi casualmente in due gruppi: il gruppo A ha ricevuto il prodotto contenente Streptococcus salivarius M18 una volta al giorno per 3 mesi, mentre il gruppo B non ha ricevuto alcun trattamento. La valutazione delle black stain è stata effettuata dopo 3 e 6 mesi. I risultati mostrano che, dopo 3 mesi, le black stain erano presenti in 6 dei 28 bambini del gruppo A e in 13 dei 26 bambini del gruppo B. Dopo 6 mesi, le black stain sono state riscontrate in 9 dei 28 bambini del gruppo A e in 14 dei 26 bambini del gruppo B. Pertanto, la somministrazione di Streptococcus salivarius M18 tramite compresse orali sembra contribuire a rallentare la crescita delle black stain nei bambini.

DISCUSSIONE

I risultati confermano che sia la lattoferrina che i probiotici hanno un potenziale significativo nel trattamento delle black stain, ma in modo indipendente. La lattoferrina agisce principalmente sequestrando ferro, elemento chiave per la crescita dei batteri cromogeni, mentre i probiotici modulano il microbiota orale, favorendo un ambiente meno propenso alla formazione di macchie nere.

Tuttavia, la combinazione di queste due terapie rimane inesplorata. L’associazione di lattoferrina e probiotici potrebbe teoricamente offrire un effetto sinergico, combinando il sequestro del ferro con la promozione di batteri benefici. Questa ipotesi, se confermata, potrebbe portare a protocolli terapeutici più efficaci. Sono necessari studi clinici controllati per valutare la sicurezza, l’efficacia e le dosi ottimali di questa combinazione.

Un ulteriore aspetto da considerare è la necessità di valutare l’efficacia dei trattamenti domiciliari rispetto a quelli professionali, in particolare per migliorare l’aderenza del paziente e i risultati a lungo termine.

Nell'immagine un esempio di black stain nei denti posteriori.
Nell'immagine un esempio di black stain nei denti posteriori.

CONCLUSIONI

La revisione evidenzia che la lattoferrina e i probiotici rappresentano approcci promettenti per la gestione delle black stain. Tuttavia, l’assenza di studi sull’uso combinato di questi agenti rappresenta una significativa lacuna nella letteratura.

La combinazione di lattoferrina e probiotici potrebbe potenzialmente rivoluzionare il trattamento delle black stain, ma sono necessarie ulteriori ricerche per valutarne l’efficacia e definire protocolli standardizzati. Investire in studi futuri su questa tematica è essenziale per migliorare la qualità delle cure e ottimizzare la gestione di questa condizione odontoiatrica diffusa.

Bibliografia:
  1. Bardellini E, Amadori F, Gobbi E, Ferri A, Conti G, Majorana A. Does Streptococcus Salivarius Strain M18 Assumption Make Black Stains Disappear in Children? Oral Health Prev Dent. 2020 Apr 3;18(2):161-164.
  2. Burgain, J., Scher, J., & Poirier, C. (2011). The role of lactoferrin in the prevention of infections: a review. Clinical Nutrition.
  3. Çelik ZC, Çakiris A, Yanıkoğlu F, Abacı N, Ekmekçi SS, Ilgın C, Çelik H, Tağtekin D. Metagenomic analysis of black-stained plaques in permanent dentition. Arch Oral Biol. 2021 Aug;128:105171. doi: 10.1016/j.archoralbio.2021.105171. Epub 2021 May 27. PMID: 34058724.
  4. Chen X, Zhan JY, Lu HX, Ye W, Zhang W, Yang WJ, Feng XP. Factors associated with black tooth stain in Chinese preschool children. Clin Oral Investig. 2014 Dec;18(9):2059-66. doi: 10.1007/s00784-013-1184-z. Epub 2014 Jan 16. PMID: 24430339.
  5. Gobbi E, De Francesco MA, Piccinelli G, Caruso A, Bardellini E, Majorana A. In vitro inhibitory effect of two commercial probiotics on chromogenic actinomycetes. Eur Arch Paediatr Dent. 2020 Dec;21(6):673-677. doi: 10.1007/s40368-020-00512-2. Epub 2020 Feb 7. PMID: 32034698.
  6. Haddaway, N. R., Page, M. J., Pritchard, C. C., & McGuinness, L. A. (2022). PRISMA2020: An R package and Shiny app for producing PRISMA 2020-compliant flow diagrams, with interactivity for optimised digital transparency and Open Synthesis Campbell Systematic Reviews, 18, e1230
  7. Jansen PM, Abdelbary MMH, Conrads G. A concerted probiotic activity to inhibit periodontitis-associated bacteria. PLoS One. 2021 Mar 5;16(3):e0248308. doi: 10.1371/journal.pone.0248308. PMID: 33667279; PMCID: PMC7935250.
  8. Rosa L, Cutone A, Lepanto MS, Paesano R, Valenti P. Lactoferrin: A Natural Glycoprotein Involved in Iron and Inflammatory Homeostasis. Int J Mol Sci. 2017 Sep 15;18(9):1985. doi: 10.3390/ijms18091985. PMID: 28914813; PMCID: PMC5618634.
  9. Sangermano R, Pernarella S, Straker M, Lepanto MS, Rosa L, Cutone A, Valenti P, Ottolenghi L. The treatment of black stain associated with of iron metabolism disorders with lactoferrin: a litterature search and two case studies. Clin Ter. 2019 Sep-Oct;170(5):e373-e381. doi: 10.7417/CT.2019.2163. PMID: 31612196.
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