In occasione del Collegio dei Docenti Universitari delle Discipline Odontostomatologiche, tenutosi a Roma, si sono svolte le elezioni per il nuovo Direttivo della Commissione Nazionale dei CdS in Igiene dentale per il quadriennio 2025-2029.

Come componenti del Direttivo ci sentiamo di ringraziare di cuore il Prof. Mario Giannoni, Maestro autorevole e instancabile, che da anni si spende con passione, rigore e visione illuminata per promuovere il riconoscimento e il pieno sviluppo del ruolo dell’Igienista dentale, tanto nelle sedi istituzionali quanto nella pratica formativa.
Grazie al suo esempio, ognuno di noi sente il dovere di dare continuità al cammino intrapreso con serietà e tenacia, nel solco di quanto costruito negli anni nell’ambito della Commissione, che ha saputo crescere e consolidarsi all’interno della “casa comune”, il Collegio dei Docenti Universitari di Discipline Odontostomatologiche, riferimento indispensabile e sicuro per lo sviluppo della didattica e della cultura accademica odontoiatrica.
La nostra visione è quella di una Commissione presente e partecipe nei processi decisionali, promotrice di cultura condivisa, didattica di qualità e ricerca clinica autenticamente integrata. È fondamentale continuare a sostenere con forza, anche nelle sedi istituzionali, la centralità della figura dell’Igienista Dentale nel panorama delle Professioni Sanitarie, valorizzandone la presenza nella Conferenza Permanente delle Classi di Laurea, dove oggi esiste uno spazio di ascolto e collaborazione che dobbiamo essere pronti a occupare con proposte serie e strutturate. Crediamo sia ormai maturo il tempo per rafforzare il dialogo tra le professioni sanitarie e l’Igienista Dentale, promuovendo sinergie reali a partire dai contesti integrati formativi e soprattutto clinici. Solo attraverso un’autentica multidisciplinarità sarà possibile dare valore al contributo di ciascuno nella costruzione di percorsi assistenziali moderni e completi.
Un altro punto centrale è il rafforzamento della formazione avanzata e della ricerca.
È necessario inserire nei CdS momenti dedicati alla metodologia della ricerca e alla medicina basata sulle evidenze, così come promuovere un’offerta post-laurea strutturata – master, corsi di perfezionamento, percorsi clinici – che permettano agli Igienisti Dentali di contribuire attivamente alla produzione scientifica.
L’accesso ai dottorati di ricerca, in questa prospettiva, rappresenta un traguardo naturale per valorizzare pienamente le competenze e l’impegno di chi sceglie di investire nell’ambito accademico. A questo si affianca l’auspicio di una rete nazionale di ricerca tra le sedi CLID, finalizzata allo sviluppo di studi clinici multicentrici con la presenza stabile di almeno un Igienista Dentale dedicato alla ricerca per sede. Sarebbe un segnale importante di coesione, maturità e proiezione scientifica.
Tra le priorità che ci stanno più a cuore c’è anche il supporto concreto alle sedi universitarie nei processi di gestione della Qualità dei CdS, attraverso una rete organizzata che possa offrire strumenti, esperienze e competenze collaudate e replicabili.
Sarà inoltre fondamentale proseguire nella collaborazione con la Commissione d’Albo, rafforzare i legami con le società scientifiche nazionali più attive e con le federazioni internazionali come EDHF e IFDH, perché solo attraverso un confronto continuo con le realtà europee e globali sarà possibile garantire alla figura dell’Igienista Dentale una posizione chiara, riconoscibile e valorizzata.
Infine, credo con forza nella necessità di promuovere la presenza attiva di Igienisti Dentali nella didattica universitaria, riconoscendone il valore, le competenze e la centralità nei percorsi formativi. Serve un impegno autentico per una crescita della qualità della didattica, fondata su criteri di trasparenza, merito e responsabilità, affinché ogni studente possa formarsi in ambienti culturalmente solidi e professionalmente stimolanti. La nostra proposta è semplice. Continuare, con coerenza e spirito di servizio, un lavoro già tracciato, aperto al dialogo e al contributo di tutti. Guardando al futuro senza dimenticare le radici e con l’obiettivo comune di rafforzare una figura sanitaria che rappresenta, oggi più che mai, un valore per il sistema salute e per l’intera comunità scientifica.