Partita IVA con regime forfettario

regime forfettario

Avevo aperto una partita IVA (con regime forfettario al 5%) per intraprendere l’attività di igienista dentale, ma non ho mai esercitato in quanto sono andata a lavorare come dipendente presso uno studio dentistico e ho subito chiuso tale posizione IVA. Ora a distanza di alcuni anni mi sono decisa a mettermi in proprio. Posso ancora usufruire del regime forfettario?

Se, dopo l’apertura della partita IVA, non si è effettivamente mai esercitata l’attività si sarà in grado di dimostrare all’Agenzia delle Entrate che il precedente inizio della professione in forma autonoma è stato solo formale.

Sul punto una vecchia circolare (la n.1/2001) già precisava che “la semplice apertura di partita IVA non costituisce automaticamente causa di esclusione dal regime fiscale agevolato del presente  articolo, occorrendo  a  tal fine l’effettivo esercizio dell’attività”.

Debbono, chiaramente sussistere tutti gli altri parametri richiesti e la nuova attività non deve essere svolta nei confronti dei precedenti datori di lavoro al fine di non incorrere nella contestazione che trattasi di un lavoro dipendente ora “camuffato” da lavoro autonomo con regime agevolato (come il forfettario del 5%).

È chiaro, infatti, che se i professionisti per i quali ha lavorato volessero ancora servirsi delle sue prestazioni non potranno diventare i suoi esclusivi e neanche principali “procacciatori” di attività lavorativa, ma questo potrà avvenire solo occasionalmente.

Se così non fosse allora è necessario intraprendere l’attività autonoma senza ricorrere ad alcun regime agevolato. Infatti in caso di controllo il Fisco, per lo stesso criterio di effettività rispetto al dato formale, si troverebbe a riscontrare che sotto l’aspetto lavorativo nulla o poco è cambiato in comparazione a quando lei lavorava come dipendente per gli stessi.