Superbonus 110%

Posso usufruire del bonus al 110% per ristrutturazioni ed efficientamento che riguardi anche l’unità immobiliare di mia proprietà (adibita a studio dentistico e di igienista dentale che collabora con l’odontoiatra) qualora distinta anche catastalmente da quella di abitazione ma è ubicata nello stesso stabile?

Ogni detrazione spettante su immobili ad uso promiscuo, ovvero professionale ed abitazione, permettono di usufruire solo parzialmente (al 50%) di detrazioni fiscali. Anche il cosiddetto “superbonus 110%” non permette al professionista tale possibilità in quanto all’art. 119 (comma 9) del D.L. 34/2020 oggetto di vari interventi modificativi, la possibilità è data dalle persone fisiche “al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari, salvo quanto previsto al comma 10”. È chiaro che se l’immobile costituisce unità catastale unica con l’abitazione la detrazione potrà attuarsi sul 50%. Spesso però, come accade nel caso prospettato, gli studi medici per questioni di natura amministrativa e/o regolamenti regionali, sono accatastati A/10 o C/1 e/o non sono porzioni limitate dell’unità immobiliare prevalentemente destinata ad abitazione. In definitiva l’immobile ha una sua specifica destinazione strumentale alla professione con la conseguenza che non si potrà affatto usufruire del superbonus al 110% difettando del requisito ben individuato  di essere al di fuori dell’esercizio dell’attività professionale. Il fatto che insista sul medesimo stabile anche con parti comuni per accedere all’unità immobiliare non ha alcun significato.