XXXI Congresso Nazionale AIDI

Il Congresso Nazionale rappresenta da sempre un momento importante per la vita associativa. Quest’anno assume significati ancora più intesi, segna, infatti, il ritorno allo svolgimento degli eventi in presenza, dopo la lunga fase pandemica, e festeggia i primi 40 anni di AIDI (1981-2021).

Il consiglio Direttivo AIDI ha voluto celebrare il percorso di crescita dell’associazione e della professione dedicando il XXXI congresso Nazionale, che si è svolto a Bologna il 12 e 13 novembre 2021, a una tematica fortemente emergente: il paziente complesso.

Il miglioramento delle condizioni sociosanitarie, l’aumento della sopravvivenza a condizioni cliniche un tempo fatali e l’invecchiamento della popolazione hanno portato progressivamente a una profonda modificazione dello scenario di cura, con un progressivo incremento delle malattie ad andamento cronico, spesso compresenti nello stesso individuo.

Tra queste rientrano le patologie del cavo orale caratterizzate da fattori di rischio (batteri, dieta non adeguata, fumo, abitudini di vita scorretti) comuni ad altre malattie cronico-degenerative. La promozione di azioni di prevenzione delle malattie orali e l’intercettazione precoce di segnali e sintomi sono, quindi, da considerare come una misura più ampia di promozione della salute globale dell’individuo.

La presenza di polipatologie croniche induce il malato a richiedere l’intervento di più figure professionali specialistiche, con il rischio di interventi frammentati, focalizzati più sul trattamento della singola malattia che sulla gestione del malato nella sua interezza.

L’Igienista dentale oggi rappresenta un importante anello di congiunzione nel delicato processo di cura e assistenza di questi pazienti, per favorire una visione globale tale da identificare le priorità e pianificare strategie terapeutiche e assistenziali interprofessionali personalizzate che hanno un ruolo chiave nell’influenzare lo stato di salute dell’individuo.
Il nostro obiettivo: la presa in carico nel lungo termine, migliorando la qualità di vita del paziente e l’umanizzazione del trattamento.

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