Fitoterapici e infiammazione

Seconda Parte

infiammazione
ginger on white background

Nella precedente parte è stato spiegato brevemente il processo infiammatorio, o meglio una piccola parte di esso, puntando il dito sul rapporto tra Th1 e Th2 e citando le interleuchine che vengono attivate da queste espressioni linfocitarie. Considerando che al vertice del percorso che guida il processo infiammatoria abbiamo IL-1, si evince che è proprio l’IL-1 che innesca lo sviluppo di questo fenomeno, infatti attiva tre fondamentali cascate:

  1. la cascata dell’acido arachidonico, via della ciclossigenasi 2 (COX-2);
  2. la cascata della sintesi delle prostaglandine (PGE2, PGD2);
  3. la cascata dell’ossido nitrico.

L’intervento terapeutico della medicina allopatica prevede farmaci che solitamente agiscono su di una sola di queste cascate:

  1.  i FANS per la cascata dell’acido arachidonico;
  2.  i corticosteroidi per quella delle prostaglandine;
  3.  i silicati per quella dell’ossido nitrico.

Quindi per avere un efficace blocco di IL-1 dovremmo utilizzare contemporaneamente queste tre classi di farmaci antinfiammatori; avremmo così un efficacissimo effetto terapeutico. Purtroppo questa triade porta con sé una non piacevole coorte di effetti collaterali (1). Quindi se esistessero e utilizzassimo fitoterapici in grado di contrastare, bloccare o meglio equilibrare IL-1, il percorso di omeostasi tra TH1 e Th2 dovrebbe essere agevolato. E, senza dimenticare che siamo professionisti sanitari, il rimedio dovrà essere comprensibile sia a noi che al paziente, cioè essere qualcosa di profondamente legato alla nostra professione e che non ponga dubbi né a noi né al paziente. Su queste pagine avevo già parlato di un collutorio ingeribile al fine di esplicare la sua azione sia a livello locale che sistemico (Citobocca). Avevo affrontato l’argomento solo dal punto di vista di componenti e di come si tratta un prodotto fitoterapico, descrivendone i componenti e l’azione. Il fatto che sia antinfiammatorio era solo elencato e supportato da qualche nota biografica, insieme alle altre caratteristiche dei fitocomplessi ivi presenti.

Mi sono preso la briga in queste pagine di scendere nello “specifico”, o diciamo un po’ più nel descrittivo. Non essendo un ricercatore e quindi non avendo a disposizione laboratori e team di collaboratori il lavoro è esclusivamente bibliografico. Ho analizzato i vari componenti solo per la loro azione antinfiammatoria e in ordine di percentuale contenuta nel prodotto.

Lo zenzero

Il fitocomplesso con percentuale maggiore e quello dello Zenzero Zingiber officinalis Roscoe. I lavori presi in considerazione sono ovviamente specifici su vari argomenti medici, ma quello che mi interessava era portare all’attenzione il rapporto del componente chimico e il suo effetto sulle interleuchine pro e antinfiammatorie. In un articolo pubblicato nell’ottobre 2020 sul [6]-Gingerol, si conferma che la sostanza esibisce una potente attività antimicobatterica e immunomodulante contro la tubercolosi ed esprime la capacità di modulare il Th1 e Th17 mostrando una maggiore espressione di citochine pro-infiammatorie e risposte Th1/Th17 migliorate che confermano l’azione immunomodulante di [6]-Gingerol (2). Ovvero, lo zenzero mostra la capacità di modulare Th1 e Th17 precursori di IL-1.

In un altro studio pubblicato nel 2016, l’autore afferma che: L’ipersensibilità mediata dalle immunoglobuline E (IgE) è centrale nella patogenesi dell’asma, del raffreddore da fieno e di altre malattie allergiche. Lo zenzero (Zingiber officinale Roscoe) e i suoi estratti sono stati apprezzati per le loro proprietà mediche tra cui proprietà antinausea, antinfiammatorie, antipiresi e analgesiche. In questo studio, sono stati studiati gli effetti antiallergici dello zenzero. Uno dei principali composti dello zenzero, il 6-Gingerolo, ha inibito l’espressione non solo delle citochine Th2 ma anche delle citochine Th1 nelle cellule della milza sensibilizzate. Di conseguenza, il 6-gingerolo ha soppresso la differenziazione in vitro sia delle cellule Th1 che delle cellule Th2 dalle cellule T trattate. Pertanto, i risultati dimostrano che il 6-gingerolo sopprime la produzione di citochine per l’attivazione e la proliferazione delle cellule T (3). Da questo articolo si evince la capacità di 6-gingerolo di Down-regolare la produzione sia di Th1 che di Th2. Ovviamente lo scopo della citazione degli articoli in questione è quella di dimostrare come lo zenzero abbia una interazione sulle interleuchine.

Un interessantissimo studio sulla neuroinfiammazione (noxa fondamentale per la patogenesi del danno cerebrale da ischemia) afferma che: L’infiammazione iperattivata gioca un ruolo molto importante nelle lesioni cerebrali da ischemia. Il 6-Gingerolo, ottenuto dallo zenzero commestibile (Zingiber Officinale), mostra effetti protettivi contro l’infiammazione. Poiché esso ha effetti antinfiammatori, abbiamo ulteriormente studiato i suoi impatti sulla neuroinfiammazione mediata dalla microglia (le cellule della microglia sono un tipo di cellule della glia che si occupano della prima e principale difesa immunitaria attiva nel sistema nervoso centrale). Le microglie costituiscono il 20% della popolazione totale di cellule gliali all’interno del cervello, sia in vivo che in vitro. Abbiamo scoperto che i livelli di citochine pro-infiammatorie Interleuchina-1 beta, Interleuchina-6, nella penombra infartuale erano inferiori nei gruppi trattati con 6-Gingerolo. Nell’insieme, il presente studio ha suggerito che il 6-Gingerol ha migliorato il danno da ischemia cerebrale sopprimendo la neuroinfiammazione (4). Un altro studio apparso su International Journal of Molecular Sciences, di particolare interesse per gli igienisti dentali afferma che: il prodotto naturale 6-gingerol, un importante componente bioattivo del rizoma dello zenzero (Zingiber officinale), è noto per avere diversi effetti benefici sulla salute, inclusa l’attività antinfiammatoria. Lo studio mirava a studiare gli effetti del 6-gingerolo sulla differenziazione degli osteoclasti associata all’infiammazione. Il 6-Gingerolo ha inibito la differenziazione degli osteoclasti in co-colture di osteoblasti e cellule precursori degli osteoclasti in risposta alla citochina proinfiammatoria, l’interleuchina (IL)-1. Abbiamo scoperto che il 6-gingerolo riduceva i livelli di PGE2 sopprimendo le attività enzimatiche della cicloossigenasi e della PGE sintasi, catalizzano in modo cooperativo la conversione dell’acido arachidonico in PGE2. I nostri risultati dimostrano che il 6-gingerolo inibisce la differenziazione degli osteoclasti indotta da IL-1. Per terminare gli articoli sullo zenzero, citerei le conclusioni di questo studio pubblicato sul Journal of Surgical Research dal titolo: Effetto del 6-Gingerolo sulla produzione di citochine proinfiammatorie e sull’espressione della molecola costimolatoria nei macrofagi peritoneali murini. Gli autori arrivano alla seguente conclusione: I nostri dati indicano che il 6-gingerolo inibisce selettivamente la produzione di citochine pro-infiammatorie dai macrofagi, ma non influenza né la funzione APC né l’espressione sulla superficie cellulare di MHC II e molecole di costimolazione. Pertanto, forniamo una visione meccanicistica delle proprietà antinfiammatorie del 6-gingerolo che possono essere utili per trattare l’infiammazione senza interferire con la funzione di presentazione dell’antigene dei macrofagi (5). Continueremo la descrizione dei componenti nella prossima uscita.

Il 6-Gingerolo, ottenuto dallo zenzero
commestibile (Zingiber Officinale), mostra effetti protettivi
contro l’infiammazione

Bibliografia

1.

Del Prete M, Lozzi AS. Low dose medicine e infiammazione. Nuova Ipsa Editore: Palermo; 2019. p. 82.

2.

Bhaskar A, Kumari A, Singh M, Kumar S, Kumar S, Dabla A, Chaturvedi S, Yadav V, Chattopadhyay D, Prakash Dwivedi V. [6]-Gingerol exhibits potent anti-mycobacterial and immunomodulatory activity against tuberculosis. Int Immunopharmacol 2020 Oct;87:106809.

3.

Kawamoto Y, Ueno Y, Nakahashi E, Obayashi M, Sugihara K, Qiao S, Iida M, Kumasaka MY, Yajima I, Goto Y, Ohgami N, Kato M, Takeda K. Prevention of allergic rhinitis by ginger and the molecular basis of immunosuppression by 6-gingerol through T cell inactivation. J Nutr Biochem 2016 Jan;27:112-22.

4.

Liu Y, Deng S, Zhang Z, Gu Y, Xia S, Bao X, Cao X, Xu Y. 6-Gingerol attenuates microglia-mediated neuroinflammation and ischemic brain injuries through Akt-mTOR-STAT3 signaling pathway. Eur J Pharmacol 2020 Sep 15;883:173294.

5.

Tripathi S. et al. Effect of 6-Gingerol on Pro-Inflammatory Cytokine Production and Costimulatory Molecule Expression in Murine Peritoneal Macrophages. J Surg Res 2006; 138(2):209-213.