Il ruolo dell’igienista dentale nel team odontoiatrico per il paziente affetto da malattie cardiovascolari

parodontite

La parodontite è una malattia infiammatoria cronica causata dalla colonizzazione batterica che provoca la distruzione dei tessuti tra la superficie del dente e la gengiva, la perdita dell’attacco del tessuto connettivo, l’erosione dell’osso alveolare e come ultima conseguenza la perdita dei denti (1).

La malattia parodontale cronica è diffusa nella popolazione generale con una percentuale significativa di forme gravi della malattia in fascia adulta. Il biofilm della placca dentale è necessario per lo sviluppo della malattia parodontale cronica insieme ai fattori genetici e ambientali che contribuiscono alla patogenesi (2). Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nelle società occidentale (3), infatti in Europa sono responsabili di 3,9 milioni di decessi (45%), attraverso eventi come cardiopatia ischemica, ictus e insufficienza cardiaca.

Anche la parodontite ha un’alta prevalenza, colpisce infatti l’11,2% della popolazione mondiale, tanto da essere la sesta malattia più comune nella specie umana (4), e per questo è tra le infezioni croniche più comuni in tutto il mondo: nello specifico vi è una prevalenza compresa tra il 13% e il 57% per la malattia da lieve a moderata e dal 4% al 43% per la malattia grave (5). Negli ultimi 20 anni numerosi studi hanno riportato che gli individui che presentano una parodontite cronica hanno un rischio significativamente aumentato di sviluppare malattie cardiovascolari, tra cui aterosclerosi, infarto miocardico e ictus (7). L’evidenza suggerisce una forte correlazione tra le malattie e il processo infiammatorio alla base che sembra essere una delle principali cause di patogenesi. Una cattiva salute orale è stata a lungo associata allo sviluppo di malattie sistemiche, come il rischio di endocardite post procedure dentali (8).

I fattori sistemici influiscono sulla parodontite principalmente attraverso i meccanismi immunitari e infiammatori. Dalla letteratura si evince che il rischio relativo delle malattie cardiovascolari è raddoppiato nei soggetti con malattia parodontale, sottolineando che hanno molti fattori di rischio in comune (9).

Il ruolo dell’igienista dentale è fondamentale nel seguire il paziente nel controllo dei fattori di rischio responsabili della malattia parodontale e di conseguenza delle patologie cardiovascolari correlate. I pazienti affetti seguono un protocollo specifico di igiene orale che, oltre a sedute di istruzione e motivazione, comprende lo spazzolamento delle superfici dentali due volte al giorno, la pulizia interdentale e, in alcuni casi, l’uso di un controllo chimico aggiuntivo della placca (per esempio l’utilizzo del rivelatore di placca). Inoltre, l’igienista nel team odontoiatrico può incoraggiare il paziente a seguire uno stile di vita sano che riduca al minimo i fattori di rischio comuni a entrambe le patologie, poiché smettere di fumare, seguire una dieta equilibrata e praticare attività fisica comporta sicuramente dei giovamenti in termini di salute orale e sistemica (10).

Le persone portatrici di malattie croniche come l’ipertensione e l’osteoporosi presentano spesso un’igiene orale domiciliare peggiore rispetto ai pazienti non affetti (11). Pertanto, gli operatori sanitari dovrebbero prestare attenzione allo stato di salute orale dei pazienti a rischio (precedenti malattie croniche o CAD) e consigliarli di essere seguiti da professionisti che utilizzino protocolli specifici riguardanti l’igiene orale (12). In questo ambito la figura dell’igienista dentale risulta utile, se non addirittura indispensabile; prendiamo come esempio l’assistenza a pazienti trapiantati di cuore: considerando la scarsa igiene orale e i parametri clinici parodontali dei trapiantati di cuore, la valutazione parodontale dovrebbe essere eseguita regolarmente prima e dopo il trapianto e dovrebbe essere spiegata in dettaglio l’importanza della salute orale e dei suoi effetti sulla salute sistemica (13).

Conclusione

In conclusione, la salute orale è parte integrante della salute sistemica (15).

Il mantenimento di un’igiene orale ottimale e visite periodiche dal dentista possono ridurre l’incidenza di batteriemie, che nei casi più gravi portano a endocardite infettiva, causate dal lavaggio dei denti, dalla masticazione del cibo e da attività abituali quotidiane. Essendo nota la correlazione tra malattia parodontale e malattie cardiovascolari ed essendo la parodontite una condizione cronica, sarebbe necessario un protocollo specifico a lungo termine per ottenere un miglioramento duraturo della salute parodontale che non può non essere accompagnato da uno stile di vita sano (16).

Si evince quindi che lo screening della salute orale costituisca una metodica efficace per identificare le persone a rischio di malattie cardiovascolari sia attraverso l’utilizzo di protocolli specifici di igiene orale sia motivando il paziente si possono ridurre al minimo i fattori di rischio comuni a entrambe le patologie (17).

Bibliografia:
  1. Pihlstrom BL, Michalowicz BS, Johnson NW. Periodontal diseases. Lancet. 2005;366:1809–1820. doi: 10.1016/S0140-6736(05)67728-8.
  2. Ford PJ, Raphael SL, Cullinan MP, Jenkins AJ, West MJ, Seymour GJ. Why should a doctor be interested in oral disease? Expert Rev Cardiovasc Ther. 2010 Oct;8(10):1483-93. doi: 10.1586/erc.10.109. PMID: 20936934.
  3. CHI. Le prime dieci cause di morte. Scheda informativa n. 310 (2008) www.who.int/mediacentre/factsheets/fs310/it/index.html
  4. Sanz M, Del Castillo AM, Jepsen S, Gonzalez-Juanatey JR, D’Aiuto F, Bouchard P, Chapple I, Dietrich T, Gotsman I, Graziani F, Herrera D, Loos B, Madianos P, Michel JB, Perel P, Pieske B, Shapira L, Shechter M, Tonetti M, Vlachopoulos C, Wimmer G. Periodontitis and Cardiovascular Diseases. Consensus Report. Glob Heart. 2020 Feb 3;15(1):1. doi: 10.5334/gh.400. PMID: 32489774; PMCID: PMC7218770.X
  5. Cullinan MP, Ford PJ, Seymour GJ. Malattia parodontale e salute sistemica: stato attuale. Aust. Ammaccatura. J. 54 (Suppl. 1), S62-S69 (2009) .* Fornisce un aggiornamento sull’attuale comprensione del contributo della cattiva salute orale alle malattie sistemiche come le malattie cardiovascolari e il diabete mellito e sui possibili meccanismi coinvolti.
  6. Eke PI, Jaramillo F, Thornton-Evans GO, Borgnakke WS. Dental visits  among adult Hispanics–BRFSS 1999 and 2006. J Public Health Dent. 2011;71:252–256. X
  7. Ford PJ, Raphael SL, Cullinan MP, Jenkins AJ, West MJ, Seymour GJ. Why should a doctor be interested in oral disease? Expert Rev Cardiovasc Ther. 2010 Oct;8(10):1483-93. doi: 10.1586/erc.10.109. PMID: 20936934.
  8. Carrizales-Sepúlveda EF, Ordaz-Farías A, Vera-Pineda R, Flores-Ramírez R. Periodontal Disease, Systemic Inflammation and the Risk of Cardiovascular Disease. Heart Lung Circ. 2018 Nov;27(11):1327-1334. doi: 10.1016/j.hlc.2018.05.102. Epub 2018 Jun 2. PMID: 29903685.
  9. Kinane DF, Marshall GJ. Periodontal manifestations of systemic disease. Aust Dent J. 2001 Mar;46(1):2-12. doi: 10.1111/j.1834-7819.2001.tb00267.x. PMID: 11355236.
  10. Genco RJ, Genco FD. Common risk factors in the management of periodontal and associated systemic diseases: the dental setting and interprofessional collaboration. J Evid Based Dent Pract. 2014 Jun;14 Suppl:4-16. doi: 10.1016/j.jebdp.2014.03.003. Epub 2014 Mar 27. PMID: 24929584.
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  16. Priyamvara A, Dey AK, Bandyopadhyay D, Katikineni V, Zaghlol R, Basyal B, Barssoum K, Amarin R, Bhatt DL, Lavie CJ. Periodontal Inflammation and the Risk of Cardiovascular Disease. Curr Atheroscler Rep. 2020 Jun 8;22(7):28. doi: 10.1007/s11883-020-00848-6. PMID: 32514778.
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