Tailor-made e management del paziente implantare tra scienza, coscienza e fantascienza

L’approccio clinico di prevenzione dedicata ai pazienti sottoposti a terapia implantare necessita di conoscenze approfondite e interventi mirati altamente personalizzati

Il 5 e 6 febbraio 2021 si è tenuto il III Congresso Nazionale dell’Accademia sulle Tecnologie Avanzate nelle Scienze di Igiene Orale, ATASIO, dal titolo “Tailor-made e management del paziente implantare tra scienza, coscienza e fantascienza”, che ha interessato una platea di oltre 650 partecipanti in modalità Web Congress.

Ha aperto i lavori scientifici la Lectio Magistralis del professor Giovanni Zucchelli, che ha esortato a personalizzare i trattamenti implantari e approfondire le conoscenze della biologia del singolo paziente. Solo così si può garantire il miglior trattamento possibile che prevede non solo l’inserimento dell’impianto, ma anche la sua finalizzazione protesica ed estetica per garantire soluzioni terapeutiche ideali.

La personalizzazione del trattamento è stato argomento della relazione del professor Felice Roberto Grassi, che ha dimostrato con casistica clinica quanto “la prevenzione sia vera terapia”, fondamentale per il mantenimento in salute del paziente implantare prima, durante e dopo il trattamento. L’individuazione dei fattori di rischio è determinante per una scelta personalizzata e condivisa con il paziente. Non è più possibile standardizzare i trattamenti, perché non solo ogni paziente è diverso, ma lo stesso paziente va incontro nel tempo a cambiamenti psicologici, clinici e comportamentali che richiedono un approccio dinamico. La personalizzazione prevede il coinvolgimento attivo del paziente nel definire le strategie di mantenimento, anche nella scelta degli strumenti di igiene orale, attuando protocolli efficaci e duraturi.

Tra le moderne tecnologie, particolare interesse esercita la laserterapia nella gestione delle mucositi perimplantari e delle perimplantiti e, attraverso la sua relazione, il professor Umberto Romeo ne ha messo in luce le potenzialità supportate dall’evidenza scientifica. Sebbene l’utilizzo del laser venga ancora considerato non necessario nel trattamento della malattia parodontale, può diventare un valido supporto nella gestione non chirurgica dei tessuti perimplantari. La decontaminazione della superficie implantare è molto difficile da attuare e per questo la terapia laser può essere utilizzata nel trattamento non chirurgico della perimplantite, insieme alla terapia meccanica specifica, alla terapia con agenti chimici e alla terapia antibiotica locale.

Anche quest’anno l’Accademia ATASIO ha conferito il premio a una personalità meritevole nell’ambito medico-scientifico che quest’anno è stato il professor Carlo Guastamacchia per il pluridecennale contributo alla cura e all’approfondimento dell’aspetto comunicazionale e motivazionale. Il professor Guastamacchia ha ricordato il codice deontologico che nell’articolo 20 descrive come il tempo di comunicazione tra medico e paziente sia considerato tempo di cura e aiuta a creare un’alleanza con il paziente: “La comunicazione è terapia e l’elemento fondamentale è la motivazione del paziente. Sono infatti le nostre parole che porterà con sé a casa uscendo dal nostro studio e che lo accompagneranno nel processo di cambiamento”.

Con i pazienti implantari è necessario avere un’ottima conoscenza di quello che è il significato di salute implantare, mucosite e perimplantite alla luce della nuova classificazione e di ciò che dice oggi la letteratura scientifica sul trattamento e il mantenimento implantare. Ampio spazio quindi è stato dato, per fare il punto della situazione, al professor Luca Ramaglia e ai dottori Vincenzo Iorio-Siciliano, Marco Lattari e Alessio Amodeo. La dottoressa Francesca Pisano ha focalizzato l’attenzione sul mantenimento implantare con l’utilizzo della tecnologia magnetostrittiva, mentre la dottoressa Consuelo Sanavia ha messo in luce la necessità di conoscere perfettamente i materiali e le forme di cui sono fatti gli impianti e le protesi implantosupportate: solo così è possibile decidere la strumentazione più adatta per un  trattamento efficace e rispettoso sia dei materiali protesici che della biologia dei tessuti perimplantari.

Nella gestione dei pazienti implantari emergono nuove prospettive grazie all’approccio definito proattivo. Insieme alla dottoressa Annamaria Genovesi si è compreso molto bene il passaggio da una terapia reattiva alla terapia proattiva (probiotica, biostimolante e immunomodulante) che pone grandissima attenzione al microbioma orale. È possibile così creare nuovi protocolli di mantenimento in grado nel tempo anche di ridurre i costi sia economici sia biologici.

L’ozonoterapia esplica capacità anestetica, antinfiammatoria, antiedemigena, antisettica e cicatrizzante, di cui si è parlato in tre relazioni (la gestione dello smalto e delle patologie perimplantari del dottor Giulio Papa e come supporto al mantenimento domiciliare con l’utilizzo dell’olio ozonizzato della dottoressa Francesca Cesarano). L’ozono in fase intraoperatoria consente di ottimizzare la terapia causale aggiungendo alla strumentazione meccanica una componente chimica che permette di decontaminare, biostimolare e modulare la risposta infiammatoria.

La massima personalizzazione del trattamento delle patologie perimplantari e del mantenimento dello stato di salute perimplantare, focus di tutto il congresso, prevede un’attenta osservazione degli stili di vita del paziente.

Sul fumo, il dottor Massimo Di Stefano ha presentato la letteratura che dimostra come le nuove tecnologie rappresentate dalle sigarette elettroniche possano essere un aiuto nel processo di dismissione dal fumo, risultando più efficaci nella modifica del comportamento rispetto ai cerotti, patch, spray, chewing-gum eccetera. È importante, però, che il professionista ricordi al paziente i rischi.

I dottori Matteo Castaldi e Dalila Miceli hanno parlato di dieta e alimentazione, gestione dello stress e attività fisica. La dottoressa Marzia Massignani ha messo in evidenza come l’igiene orale sia correlata alla performance sportiva, ricordando un progetto che Sunstar Gum e FDI hanno realizzato per incentivare la conoscenza di quella che viene definita “Sport Dentistry”.

Il dottor Piero Trabalza ha presentato la combinazione tra il fluoruro amminico e gli ioni stannosi, che consente a queste molecole di potenziarsi a vicenda inibendo i batteri associati alla gengivite e potenziando i meccanismi d’azione del sistema immunitario.

Il dottor Andrea Benetti ha presentato Periomapp il primo software basato sulla nuova classificazione della malattia parodontale in grado di generare diagnosi e prognosi e di creare cartelle parodontali cloud. Inoltre, attraverso la piattaforma SorrisoDeciso è possibile aiutare il paziente ad acquistare i prodotti del trattamento domiciliare. 

La dottoressa Sabina Floridia ha presentato un modo innovativo di motivare e istruire il paziente implantare attraverso l’App BOB, che raccoglie l’indice di sanguinamento ottenuto con lo scovolino e uno spazzolino elettrico.

Il dottor Matteo Basso ha spiegato che non è più sufficiente garantire un ottimo trattamento chirurgico implantare, ma è necessario un approccio a 360° per accompagnare il paziente nella scelta di strumenti e tecniche che siano facili da comprendere e da utilizzare. 

Il professor Guglielmo Campus ha presentato un nuovo albero decisionale dedicato all’ipersensibilità che guida il professionista nella scelta della miglior gestione possibile in maniera efficace e ripetibile.

La giornata si è conclusa con un interessante Instant Poll, un sondaggio a cui hanno partecipato gli iscritti, che hanno risposto a delle domande riguardanti gli argomenti salienti del congresso con particolare attenzione al trattamento professionale e alla gestione domiciliare delle patologie implantari. I risultati verranno rielaborati e presentati prossimamente: sarà interessante valutare se esiste una corrispondenza tra quello che afferma la letteratura scientifica e la best practice nel mantenimento implantare, e quella che è invece la quotidianità clinica dei professionisti.

Insomma, il messaggio finale dell’evento può essere riassunto in massima personalizzazione del trattamento e del mantenimento, stili di vita, microbioma, supporto delle nuove tecnologie, strumenti digitali, approfondite conoscenze della biologia e della letteratura scientifica, la cura della comunicazione e motivazione al paziente.

Un grazie agli sponsor che hanno sostenuto il Web Congress in un momento cosi difficoltoso per tutti.

 

ATASIO
Accademia delle Tecnologie Avanzate
nelle Scienze di Igiene Orale 
www.atasio.it